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I MIGLIORI FILM DEL 2021

Come ogni anno, ecco la classifica dei migliori film dei dodici mesi passati. Si tratta di una top 20, con alcuni “posti caldi” utili per misurare la bontà artistica di ciascuna annata – questa volta ovviamente condizionata dal Covid-19. I titoli presi in considerazione hanno avuto distribuzione ufficiale in Italia tra 1 gennaio e 31 dicembre 2021, in sala e su piattaforma, purché inediti. Non entrano in classifica film visti ai festival o comunque non distribuiti. Dunque la datazione di alcuni dei film, anche quando è precedente, segue la distribuzione su territorio nazionale. L’ordine è dal numero 20 al numero 1, più alcuni posti “a latere”. Si raccomanda di leggere anche le schegge dopo la classifica.

I MIGLIORI DEL 2021

Posti caldi sparsi (prima di, a fianco dei, oltre i venti migliori): Il buco in testa, Atlantide, Spider-Man: No Way Home, The Suicide Squad, È stata la mano di Dio, Don’t Think I’ll Scream, Beckett, Purple Sea, Selva tragica, Days, Malmkrog, Diabolik, Nomadland, Dune, City Hall

20) Don’t Look Up

19) Lasciali parlare/No Sudden Move (ex aequo la macchina-cinema Soderbergh)

18) First Cow

17) The Disciple

16) Pieces of a Woman

15) The French Dispatch

14) Old

13) Mandibules

12) Il collezionista di carte

11)  Il gioco del destino e della fantasia/Drive My Car (ex aequo la macchina parlante di Ryûsuke Hamaguchi)

10) Titane

9) Ultima notte a Soho

8) Un altro giro

7) Cry Macho

6) Il potere del cane

5) I giganti/Il buco (ex aequo l’Italia antropocentrica e il suo contrario)

4) Sesso sfortunato o follie porno

3) France/Annette (ex aequo la Francia che analizza istericamente il mondo svuotato e mitizzato)

2) West Side Story

1) Marx può aspettare

Schegge di cinema (tra i film non in classifica):

Gli abiti di Zendaya in Malcolm & Marie, le fiamme di Collective, lo sguardo rugoso di Tom Hanks in Notizie dal mondo e Finch, la festa iniziale di Nuevo Orden, la macchina-Allen di Rifkin’s Festival, i volti di A Chiara, la pasta in Ariaferma, l’assenza di un antagonista in Encanto, l’analogico in Ghostbusters: Legacy, Michael che guarda se stesso in Halloween Kills, la claque teatrale in Illusioni perdute, arredamento e design in Madres Paralelas, l’isola tossica di Rami Malek in No Time to Die, il quartiere geometrico di Non cadrà più la neve, il fotogramma-memoria di One Second, lo scalpiccio delle quinte in Qui rido io, il sesso in Sybil, l’ultimo duello di The Last Duel, la recitazione di Nanni Moretti in Tre piani, le vendette di Una donna promettente, il post-volto di Nicole Kidman in Being the Ricardos, Marsiglia in BAC Nord, la scena dei tatuaggi di Lovely Boy, Sondheim in Tick, Tick…Boom!, lo split screen in The Velvet Underground, i granchi di Welcome Venice, la grana visiva di Samp, il bosco di Petite Maman, le case di Nowhere Special, la telefonata iniziale tra la mamma e il figlio in Madre e mille altri baluginii….