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Autore: Roy Menarini

dispaccio cinefilo #novembre 2019

Nel bollettino di questi giorni, vogliamo ricordare:

  • Si svolge a Milano il 27-28 novembre (e parteciperò anche io come relatore) il convegno Comizi d’amore. Il cinema e la questione sessuale in Italia (1948-1978), qui il programma.
  • Sempre per i convegni, intrigante a Genova (5-7 dicembre) The Postmodern Condition: Forty Years Later / La condizione postmoderna. Quarant’anni dopo a cura di Elisa Bricco e Luca Malavasi. Qui più notizie.
  • Segnaliamo in ritardo l’ultimo e bel numero di Schermi, open access, dal titolo I “media industry studies” in Italia: nuove prospettive sul passato e sul presente dell’industria cine-televisiva italiana con interventi di Marco Cucco, Francesco Di Chiara, Giuseppe Richeri, Paolo Noto, Simone Venturini, Luca Barra, Andrea Mariani, Silvia Rodeschini, Federico Zecca, Maria Francesca Piredda, Gabriele Landrini.
  • Come si poteva immaginare, la morte di Jean Douchet ha creato grande commozione nella comunità dei cinefili. Qui rimandiamo al bel pezzo di David Hudson, pieno di link interessanti.
  • Uscito il n. 220 di “Segnocinema” con un bello speciale curato da Enrico Terrone sul cinema 2000-2019, e un mio pezzo dove cerco frettolosamente di fare il punto sull’estetica del grande schermo in questi vent’anni.

jennifer lopez e il “GENERE” DEL PUBBLICO

Mi è già capitato più volte di notare come gli stereotipi distributivi e di consumo siano molto più forti di quanto si immagini. In tutte le tipologie di sala. Nei cinema d’essai e nei circuiti di qualità, andare a vedere Donwton Abbey – la versione cinematografica, s’intende – pare sia stata una scelta principalmente femminile. Persino gli esercenti erano stupiti dalla irrisoria percentuale di uomini seduti davanti al grande schermo, spesso meno del 10%. Sono dati empirici, d’accordo, ma confermati dalla gran parte dei professionisti consultati in proposito.

Più di recente, la stessa cosa accade con Le ragazze di Wall Street, che però con il cinema in costume e con la Gran Bretagna degli anni Venti non ha nulla a che spartire. Così come le sale sono differenti: stavolta tocca ai multiplex fare la parte del leone. Il film – così come il precedente, ma ancora di più – ha funzionato al botteghino, e la spiegazione non sta certo in Jennifer Lopez, ovvero in un improbabile rilancio di divismo dell’attrice. Il propellente è nella storia e nel modo in cui è messa in scena.

Assistere in un multiplex alla proiezione del film di Lorene Scafaria (ampiamente shakerato con il cinema di Adam McKay, qui produttore) è istruttivo. La sala – all female quasi quanto la vicenda e le sue protagoniste – è particolarmente vivace, risponde alle battute e alle svolte di trama, sembra particolarmente entusiasta di personaggi di donna attivi e forti, poco importa se truffaldini, e anche con i modelli di femminilità proposti (eccessivi, certo, ma come pura forma di intensificazione, e dunque mai estranei o irriconoscibili). A domanda diretta, le spettatrici mi hanno risposto di aver percepito Le ragazze di Wall Street come un film “loro”, segno che forse non c’è abbastanza cinema veramente femminino in giro – mentre la televisione con Fleabag o La fantastica signora Maisel è ormai avanti anni luce.

Varrà la pena riparlarne. Il rischio è che film come questi vengano snobbati anche dalla critica accademica senza capire che da qui passano le linee di tensione del contemporaneo in ottica gender.

il metodo chuck lorre

Non è un caso che Il metodo Kominsky sia già al centro di convegni accademici internazionali (a proposito, uno di questi è Celebrity & Ageing. La vecchiaia nella cultura della celebrità, 14-15 novembre 2019 a Bologna). Nessuna serie recente ha intuito in modo così rapido e ironico il mutamento radicale ed epocale dello status di post-star nell’epoca dell’allungamento della vita attiva e dell’anzianità profonda. Al contempo, fa sorridere che sia stato Chuck Lorre, cantore dei giovani geek di Big Bang Theory, a raccontare con tanta autenticità e sottigliezza i gusti e i guai della terza e quarta età, potendo contare sull’autoironia di attori come Michael Douglas (un tempo legati alla fama di seduttori sessualmente voraci) verso i processi di invecchiamento fisico e logoramento della potenza erotica.

Certo, il lavoro di messa in scena è ai minimi termini ma rappresenta una ulteriore evoluzione (“da piattaforma”) della sitcom nell’epoca degli OTT. La dimensione della scrittura è sostanzialmente basata sul dialogo, e proprio il dialogo è responsabile della maggior parte dei ritmi testuali: non solo i confronti a due – in auto, al bar o in luoghi chiusi – ma anche il ricorso a frequenti confronti telefonici aiutano i meccanismi di variatio e intensificazione narrativa.

Ovviamente sarebbe sbagliato sopravvalutare una serie – per ora di due stagioni – molto leggera e probabilmente disinteressata a incidere sul dibattito culturale contemporaneo. Eppure, non sottovaluteremmo la capacità di Il metodo Kominsky di appropriarsi di molti temi caldi dell’agenda sociale di oggi (mascolinità tossica, neo-femminismi, posizionamenti post-ideologici, rappresentazione e narrazione del corpo, ecc.) e restituirli in modo semplice e al tempo stesso sottilmente provocatorio, grazie alla “protezione” dell’opinione personale che la vecchiaia permette (alle persone reali come ai personaggi della serie).

Nel bollettino di questi giorni, vogliamo ricordare:

  • l’uscita (gratis, attraverso le app indicate sul sito) del nuovo numero di Storie, dove tengo una rubrica divulgativa di commenti sul cinema di qualità
  • Il bel ricordo di Giacomo Manzoli su Luciano Salce.
  • Il numero novembre/dicembre di Sight and Sound con alcuni contenuti open access.
  • La partenza della piattaforma Apple+ che è destinata a cambiare ancora una volta i connotati dei contenuti narrativi in streaming.
  • I vincitori del Trieste Science Plus Fiction 2019.
  • La partenza dell’ottimo Parma Film Festival (fino al 9 novembre), nella cui giuria quest’anno siedo orgogliosamente.

APOCALYPSE SOUND

La cosa in assoluto più eccitante nel rivedere in sala Apocalypse Now (la versione “final cut” del quarantennale, predisposta da Francis Ford Coppola e distribuita da Cineteca di Bologna) è il suono. Chi ha seguito le varie vicende del film sa bene quanto questo aspetto sia importante, e quanto l’impressione suscitata dal capolavoro coppoliano fin dal 1979 sia frutto in buona parte del lavoro di Walter Murch, il più grande sound designer della storia del cinema. Eppure, forse sovrastati dal mito del racconto di Conrad, Milius e Coppola, entrando in sala non ci eravamo ricordati proprio di questo aspetto, che invece scuote, colpisce, intriga, spaventa, realizza ciò che sarebbe principalmente storicizzato. Ascoltare in sala Apocalypse Now – Final Cut è riprovare un’esperienza live, cioè una ri-vivificazione del qui e ora della messa in scena e del montaggio sonoro. Probabilmente è uno dei pochi casi in cui si può (fuor di retorica) affermare che un capolavoro non è la stessa cosa visto fuori da una sala in grado di immergere lo spettatore nella visione – in tal caso il concerto sonoro di Murch, della foresta e della guerra.

Detto questo, fa abbastanza impressione ascoltare Coppola, nella breve clip che precede il film, raccontare di come abbia voluto approntare una terza edizione di Apocalypse Now dopo quella tagliata all’epoca, e dopo quella forse troppo lunga di Redux (per chi scrive un serio errore di valutazione da parte del regista). Coppola – volenti o nolenti – si considera a tutti gli effetti proprietario della sua opera d’arte e spiega di come abbia scelto personalmente di rimontare, aggiungere e tagliare secondo il suo gusto del momento. Già da un po’ parliamo di “opera infinita” con tutti i cut che i vari Blade Runner, L’esorcista o Guerre stellari hanno accumulato negli anni. Finché questo un po’ ambiguo gioco con i propri testi, come se non appartenessero alla collettività, ci riporta in sala, ben venga. Ma restiamo vigili sul senso delle operazioni.

JUMP CUT E GLI ARCHIVI ONLINE

La notizia delle scorse settimane è stata la messa in linea, open access gratuita, di tutto l’archivio della rivista Jump Cut. Una notizia magnifica, che sembra scaldare il cuore prima ancora di incendiare le ricerche. Sì, perché talvolta sapere di avere a disposizione un intero archivio digitale (in questo caso 58 numeri, destinati a continuare) fa sentire più felici ma rischia anche di farci sedere sugli allori. Non voglio fare discorsi un po’ patetici del tipo “è meglio fare ricerca trovando da soli e sudando sulle carte impolverate”, però è inevitabile che qualche elemento di pigrizia queste operazioni meritorie lo suscitino.

Detto questo, lascio la parola a David Hudson, che nel suo imperdibile Daily su Criterion scrive (e cita Julia Lesage): ” At the time, I didn’t know that a fifty-ninth issue was in the works, but here it is, a bountiful and varied offering of essays on topics ranging from Indian cinema to sexploitation in the 1960s to global superheroes. In an extraordinarily moving endnote, editor Julia Lesage writes about pressing on after losing her husband and cofounding editor Chuck Kleinhans nearly two years ago now. “Chuck was a packrat,” she writes, “a trait hard to live with but incredibly valuable in terms of his library and papers, which now give a rich, internationally oriented, sexually queer, and theoretically sophisticated overview of film scholarship, especially from the 1970s on. And Marxism, and cultural studies, and theater, and the avant-garde across the arts, etc. . . . Keeping Jump Cut functioning is a way of staying sane, so we’ll go for at least one more issue, with luck, and maybe another after that”.

TRA NETFLIX E IL NOIR

Forse non è un caso che, mentre questo sito si sta popolando di contenuti, gli articoli dedicati ai libri già per due volte abbiano Netflix come soggetto. Evidentemente, la questione sta sollecitando ogni tipo di analisi, per quanto la piattaforma è al tempo stesso popolare e centrale per le nuove configurazioni del cinema e dell’audiovisivo. Ebbene, L’ arrivo del lupo. Netflix e la nuova TV (a cura di Matteo Berardini, Il Menocchio, 18 euro) cerca di fare – attraverso un gran numero di schede analitiche e critiche dei singoli prodotti Netflix e altri approfondimenti più sistematici – un bilancio di quanto è successo finora. In modo molto ricco e utile. Da ricordare poi che il volume è il frutto librario di un autore e di un team di giovani critici che fanno capo, in buona parte, alla rivista online Point Blank, di cui così possiamo parlare, per consigliarla, nel mare magnum della critica web.

Non ce ne vorrà Pier Maria Bocchi, della mia generazione, se invece non lo definisco più (né mi definisco) giovane critico. Quel che non cambia, invece, è che Bocchi continua a godere della massima popolarità anche tra i critici in erba, grazie a un approccio che unisce competenza, forza espressiva e personalità. Il suo nuovo libro, Brivido caldo. Una storia contemporanea del neo-noir (Rubbettino, 14 euro) ha un titolo decisamente chiaro. I contenuti li facciamo spiegare alla quarta di copertina, illuminanti: ” Questo libro analizza il neo-noir (da Detective’s story, 1966 e Senza un attimo di tregua, 1967) nel corso degli anni e delle epoche, delle culture e delle ideologie, quale specchio di trasformazioni sociali e di mercato. Per la prima volta in Italia, un genere ormai comunemente accettato dalla critica e dalla teoria accademica viene studiato non in termini unicamente storici ma attraverso alcune “macro-idee” (titoli, volti, autori, tematiche) con le quali tracciare una mappatura in grado di raccontare un genere sia nelle sue dinamiche economiche e produttive, sia quale rappresentazione del mutamento del pensiero, della società e dello spettatore, sia come campanello d’allarme per le sensibilità sociali”.

Il testo è al solito appassionante, e da discutere. Se la scelta cronologica è perfetta, alle volte forse la decisione di non distinguere tra titoli rilevanti e titoli che sono stati obliati in pochi mesi rende l’approccio un po’ catalogico. D’altra parte, però, chi se non Bocchi poteva (ri)vedere, ricordare e analizzare nel dettaglio così tanti film e porli in una rete di riferimenti narrativi e iconografici così complessa? Ovviamente da leggere.

Ps. la foto unisce i due libri che ho segnalato: mistero ben facile da svelare.

Jesus e Jesse, derivazioni e derive

L’uscita in pochi giorni di El camino e di Jesus Rolls ci offre al tempo stesso motivo per lagnarsi e materiale per ragionare sulle lezioni di immaginario che ancora e sempre cinema e televisione ci offrono. Tutto spiegato nella nuova puntata del podcast Il posto delle fragole.

La nazionale di calcio in tv

La nazionale di calcio è per sua natura generalista e di Stato. Non so come hanno fatto quelli che nel 2006 hanno preferito la telecronaca di Caressa e Bergomi per la finale dei mondiali contro la Francia. Il linguaggio iconografico delle competizioni internazionali per gli azzurri è saldamente legato, come immaginario, alla RAI. Anche ora, la pur giovane e esuberante nazionale di Mancini, nel suo giocare in campi di squadre non fortissime o in casa con team abbastanza secondari, sembra non riuscire a svecchiare questo impasto visivo.

Ci sono sempre telecamere posizionate un po’ troppo a lato, sempre ralenti meno scintillanti e meno “slomo” di quelli di Sky o DAZN, sempre commenti un po’ più caserecci, sempre luci più slavate, anche nella versione HD dei canali tradizionali. Per molto tempo ho pensato che il calcio fosse il corrispettivo della fiction RAI rispetto a quella “alta” dei canali satellitari o delle piattaforme, poi ho capito che è qualcosa di bello e insostituibile. Cioè che probabilmente la confezione produttiva è volontariamente poco spettacolare, e l’aspetto sia cocciutamente est-europeo. Non solo perché le tradizioni contano ma anche perché la Nazionale di calcio non può improvvisamente apparire troppo contemporanea. Ci sono legami storici da rispettare, e c’è un ambiente mediale che non può essere in alcun modo separato dal discorso sportivo. C’è una sensibilità, insomma, magari non di per sé vetusta ma quanto meno negoziata con la storia per immagini del Paese.

Ecco perché non esiste né può esistere una Nazionale italiana che abbia uno “spirito Sky”, per lo stesso motivo per il quale Sanremo verrà condotto da Amadeus e non da Cattelan. Le innovazioni, di fronte a elementi simbolici fortemente legati alla loro dimensione pedagogica o popolare pubblica, devono essere gestite tenendo conto del passato. Devi poter vedere l’Italia mentre mangi a tavola sul televisorino di cucina, senza per forza acce(n)dere il/al salotto multimediale con la smart TV. E se anche in cucina c’è la smart TV, è meglio usare l’analogico RAI, perché la nazionale è quella roba lì, appartiene a me come alla mia nonna, che l’unico satellite di cui ha sentito parlare è la Luna.

I RISCHI DEL BINOCHISMO

Ci sono due film con Juliette Binoche in questo autunno. Uno è quello di Kore-eda, Le verità, presentato a Venezia; l’altro è Il mio profilo migliore, presentato al Biografilm di Bologna. In entrambi i casi la Binoche interpreta una donna abbastanza vicina alla sua vera età, alle prese nel primo caso con una madre troppo ingombrante e un marito non propriamente brillante; nel secondo con la delusione di un divorzio e di un desiderio non sopito, tanto da spingerla a fingersi giovane e attrarre un ragazzo in chat, per poi non sapere come mostrare il suo vero aspetto. Da ormai qualche anno la Binoche lavora su questi personaggi di donna abbandonata, insoddisfatta, ancora bellissima, con gli occhiali appoggiati sulla punta nel naso, vestita non particolarmente bene (infagottata, per lo più), qua e là travolta dalla passione sessuale ma alfine indifferente e sfiorita. Come nel mai abbastanza esecrato L’amore secondo Isabelle.

Sinceramente, in questa politica dell’attrice, non si sa bene che cosa dovrebbe saltare fuori, se non forse un modello forte per un certo target spettatoriale, o per un certo tipo di cinema francese medio. E già, perché mentre grattiamo sempre alla porta del grande cinema francese (che spesso, in media, è migliore del nostro, ma non di tantissimo), ci si accorge che i film più conservatori vengono da lì. E il “sistema del cinema francese” (esiste?) rischia di inghiottire o almeno piallare certi stili e certi spigoli. Con tutto il buon cuore, nessuno al mondo potrebbe riconoscere Kore-eda dietro la macchina da presa di Le verità, e lo si capisce proprio dal modo “standard” con cui mette in un angolo il personaggio della Binoche, ovviamente schiacciata (pare anche sul set) dalla preminenza di Catherine Deneuve – e anche qui ci sarebbe da capire per quanto tempo Deneuve può godere dello statuto che “ciò che è stata per il cinema francese” le garantisce: e una sana ribellione anti-divistica? No?

Cioè Kore-eda si francesizza ma nel modo in cui uno spettatore medio del cinema d’essai pensa che debba essere il cinema francese. Un cinema in cui la Binoche interpreta personaggi legati al corpo e alla passione erotica (anche nel pur ottimo Il gioco delle coppie di Assayas), ma dove il corpo di fatto è assente. O alluso. O in penombra. O sopportato. Come è forse giusto che sia, probabilmente. Ma non è, quello della Binoche, forse l’esempio stesso del cul-de-sac di certo cinema di qualità, quando racconta cinquantenni esibite in modo un po’ patetico, con un libro in mano e un calice di rosso sul tavolino, sole, sentimentalmente provate, alle prese con omuncoli immaturi? Non c’è altro destino che il binochismo per questo cinema che rischia di fiaccare anche grandi cineasti in trasferta?

Addio a carlo croccolo

Usiamo parole non nostre, per ricordare Carlo Croccolo: ” Non si è mai fatto mancare proprio nulla nel mondo dello spettacolo Carlo Croccolo, che si è spento dopo una lunga vita piena di successi. Più di cento film come attore assieme a Totò, ma anche assieme a Eduardo, a Peppino, diretto da registi come Mario Mattoli, Carlo Ludovico Bragaglia, Giorgio Bianchi, Dino Risi, non si sa quanti come doppiatore, addirittura voce ufficiale di Totò, capace di doppiare nella stessa comica Stanlio e Ollio, una carriera americana in film internazionali, come Una Rolls-Royce tutta gialla o Caccia alla volpe, un David di Donatello per ‘O re di Luigi Magni, infiniti programmi e sceneggiati tv, ma anche due regie di spaghetti western con falso nome, Lucky Moore, altre regie di misteriosi hard (avete capito bene, hard) girati in America agli inizi del genere, una storia addirittura con Marilyn Monroe (lo diceva lui, certo… però…)”.

Chi scrive? Marco Giusti. Magari Giusti è un critico troppo “compromesso” con l’aura di Stracult e leggerlo su quel sito porno-news di Dagospia non è sempre gradevole (specie se nei dintorni del PC si aggirano moglie e figlie), ma quando ho saputo che Croccolo se ne era andato, ho subito cercato proprio il “coccodrillo” di Giusti. Se trovate quelli – che leggerei volentieri – di Sergio Grmek Germani, Tatti Sanguineti o Steve Della Casa, fatemi un fischio.

Detto questo, pur giunta in età consona, la morte di Croccolo rattrista perché come ovvio offre la sensazione di un mestiere attoriale versatile, vorace e trasversale ai generi che pare davvero scomparso insieme a quel tipo di cinema popolare italiano. Questione antropologica più che produttiva, di cui si parla da tempo e di cui si parlerà ancora a lungo.

PER UNA CRITICA DEL CONTEMPORANEO

L’apertura dello spazio che state generosamente leggendo segue ad alcune decisioni da parte del suo fondatore. La prima – e la più importante – è la rinuncia alla pratica più tradizionale della critica: la recensione. Dopo 8mila film recensiti (ma forse molti di più) e dopo che negli ultimi anni avevo già diradato la mia attività, mi sono accorto che a 25 anni dai miei primi articoli forse era meglio smettere prima di apparire completamente rimbambiti. In effetti, il cinema è una brutta bestia, e ora si trova sottoposto a processi di trasformazione di intensità inusitata – persino per lui, il cinema, che dalla sua nascita in fondo non ha fatto altro che trasformarsi.

La critica, come dice Romano Luperini, significa porsi anche come rappresentante di una comunità (in questo senso lettori e cinefili), cercando per loro – e non per sé – di raggiungere risultati che aspirino all’universalità. Questo ho cercato di fare per oltre 8mila volte, a volte riuscendoci, a volte meno. Eppure, questo ruolo del critico – a parte alcune lodevoli eccezioni – mi pare tramontato, non per combustione spontanea ma per assenza di domanda. Il critico/recensore, al momento, sembra più che altro una porzione di qualcosa di più misurabile (e misurato anche in modo percentuale) che si può definire opinione critica generale sul film. Tutte cose fantastiche da studiare per chi, come me, fa anche lo storico e il metodologo della critica, un po’ meno fantastiche da praticare.

Un’altra cosa che ho cercato di fare è ibridare la critica con il sapere accademico. Non ho mai pensato che la mia attività critica potesse essere indipendente dalla mia attività di studioso (forse il contrario sì, talvolta in modo doveroso e rigoroso, ma anche qui con molte sovrapposizioni). La fortuna di poter fare entrambi i mestieri è stata ed è impagabile.

Ora, nel sito che porta il mio nome, cercherò di portare il fortunato connubio in altre direzioni. Cercherò di accettare la critica come stato gassoso. Citando la Treccani: “Lo stato gassoso, come ogni altro stato di aggregazione, dipende dalle condizioni di temperatura e pressione, e non è caratteristico di determinate sostanze: dicendo che una sostanza, per es. l’aria, è un gas, si vuol solo dire che essa è tale nelle ordinarie condizioni di temperatura e di pressione, variando le quali può invece presentarsi come un liquido o anche come un solido”. La critica, nella mia idea, ha ormai le stesse caratteristiche di imprendibilità, mobilità, contorni sfumati, imprecisi dei gas. Talvolta si liquefà o solidifica, altre volte somiglia di più all’impalpabile degli ecosistemi mediali di cui fa parte, ancora più de-materializzata dalla crisi della carta e dalla presenza pervasiva sul web.

Ci si occupa di film, ma anche di serie TV, di prodotti audiovisivi della più svariata specie e di oggetti cui talvolta non abbiamo ancora dato un nome. La curiosità critica mi porterà dunque a parlare di tutto ciò, in maniera appunto gassosa, o come un palombaro che osserva una morfologia dei mari sempre in mutamento e sempre più complessa. Insomma, bisogna sciogliersi volontariamente nello stato gassoso e divertirsi – culturalmente – attraverso questa stessa atomizzazione estrema.

Se tutto questo appare fumoso (ancora!), nessun allarme. Gran parte dell’attività del sito consisterà nell’offrire letture, notizie, rimandi e informazioni, come una piccola piattaforma informativa. Di questo potete leggere nell’about.

Un’ultima annotazione. I pochi irriducibili che mi seguivano su roymenarini.com sappiano che quel sito va considerato terminato e che il suo archivio verrà tenuto in vita.

Buona lettura.

CHI SONO

Docente di area cinema e media all’Università di Bologna, ho aggiunto alla mia attività didattica e alle mie collaborazioni editoriali questo spazio del tutto personale. All’interno si trova principalmente un’attività informativa e intellettuale, talvolta separate, talvolta unite.

Le sezioni (o categorie) in cui si divide il sito sono abbastanza intuibili. Va però precisato che in nessuna di esse si troveranno mie recensioni in senso stretto (genere critico che non pratico più, stanco di somministrare valutazioni normative), bensì riflessioni, link, rimandi, segnalazioni, e molte notizie riguardanti libri, convegni, seminari, festival in cui sono coinvolto o che mi sembrano importanti da condividere.


Particolare importanza riveste il podcast, consultabile dal sito o direttamente dalla piattaforma Spreaker, dove parlo di film e serie TV con maggior spazio (e tempo) per l’argomentazione, e dove l’attività più valutativa rifà capolino nei discorsi sui prodotti culturali più recenti.

Più in generale il sito è ovviamente legato alla mia persona – il titolo e l’autore sono la stessa cosa, del resto – ma ambisce anche a proporsi come piattaforma di informazione generale sulla cultura cinematografica e come piccola testata online di riferimento per gli appassionati.

lo sguardo di “Unbelievable”

Mi trovo d’accordo con quanto scrive Vulture a proposito della bella serie di Netflix, Unbelievable. Cito abbondantemente: “The mystery element is secondary and beside the point. Unbelievable is not about finding the bad guy so much as it about the value of genuinely hearing and understanding the victims. And it’s not so much about justice being served as it is about the possibility that, with the right people listening and fighting for her, a young, abused woman might have the chance to find some measure of peace”.

Più in generale, Unbelievable sembrerebbe dare ragione a chi pensa che a parlare di donne stuprate sarebbe intelligente, serio e adeguato che fossero donne: autrici, registe, e attrici. Quando poi gli elementi narrativi ed estetici sono così precisi e potenti, anche rispettando l’area del genere crime, delle sue procedure e dei suoi codici (negare i quali sarebbe semplicemente sciocco), la riuscita è assicurata. Ne riparleremo.

Netflix in bianco e nero

Con un po’ di ironia si potrebbe dire che se Bianco e Nero fa un numero monografico su Netflix, vuole dire che le piattaforme sono entrate nella cultura produttiva del cinema italiano. A parte gli scherzi (anche perché la rivista ha avuto varie nature in questi ultimi 25 anni), segnalo con piacere il numero doppio 594-595 (bilingue, italiano e inglese). S’intitola Netflix e oltre / Netflix and Beyond. Il numero è firmato dal direttore Felice Laudadio, che è anche presidente del CSC, ed è curato da Alberto Pasquale. E’ stato realizzato redazionalmente da Laura Gaiardoni e da Romana Nuzzo.  Il numero è aperto da tre editoriali: del direttore Felice Laudadio, del filosofo della scienza Giulio Giorello e del curatore del numero Alberto Pasquale. Contiene saggi, interventi e interviste di Alberto Barbera, Jeff Ulin, Ivan Cotroneo, Nicola Giuliano, Riccardo Tozzi, Nicola Guaglianone, Lorenzo Mieli, Andrea Occhipinti, Alessio Cremonini, Franco Bernini, Riccardo Boccuzzi, Paola Dubini, Alberto Anile, Lionello Cerri, Andrea Stratta, Antonio Medici, Andrea Leone, Eleonora Andreatta, Federico di Chio.

Ozu e Bordwell

Tra i tanti capolavori di Ozu c’è anche questo, del 1952, Il sapore del riso al tè verde. Di recente è uscita una bella versione per Criterion, una delle etichette ormai più celebri per la storia del cinema (e per la sopravvivenza del DVD, passato in un paio di decenni da minaccia per il grande schermo a oggetto dimenticato degno di venerazione cinefila). Per l’occasione David Bordwell, instancabila, ci offre sul suo blog una bella analisi del film, dove definisce Ozu “compassionate satirist”, definizione che trovo magnifica. Quindi, rivediamo il film, rileggiamo Bordwell (compresi i suoi studi su Ozu stesso) e godiamoci questo estratto:

“The film that resulted, I suggest in the supplement, modulates between satire and a generous comedy that gives the main characters, no matter their failings, moments of warmth and dignity. With a light hand Ozu summons up narrative parallels, and he spotlights the split between men’s culture and women’s culture. A troubled marriage is given due weight, but it’s saved by graciousness, as when (above) Mokichi rescues Taeko’s sleeve from the water in the sink. Ozu carries the humor down to the fine grain of technique, teaching us to play a private cinematic game in which the characters participate all unawares. The Criterion creative team has ingeniously used split screens to help me show the evolution of stylistic patterns across the film. Shedding my Mr. Rogers sweater for a sport coat, I try to crack the mystery of those eerie tracking shots. Like the situations and the dialogue, these barely moving images ought to make you smile”.

Il posto delle fragole – podcast

In questa categoria potete cliccare le puntate del mio podcastIl posto delle fragole – dove affronto di volta in volta gruppi di film, serie, eventi e altro mettendo a confronto e in relazione diversi titoli. Si comincia con Quentin Tarantino, Pietro Marcello, Rambo e Franco Maresco. Buona compagnia, no?

I CORSI di roy menarini

2019/2020

Università di Bologna:

Cinema e industria culturale (60 ore, LT), Fashion and Film (30 ore, LM), Storia della serialità (30 ore, LM)

Master e corsi di alta formazione:

Corso di Alta Formazione per la diffusione della cultura e del patrimonio cinematografico (Bologna/Rimini)

Corso di Alta Formazione per Redattore multimediale e crossmediale (Bologna)

I generi cinematografici – Bottega Finzioni – Area Fiction (Bologna)

Professionisti del linguaggio cinematografico: critica, regia, didattica dell’immagine in movimento (Università di Urbino)

Corsi divulgativi

La critica ritrovata (Bologna)

i saggi di roy menarini

SAGGI E CAPITOLI IN VOLUME

“Una mano alla democrazia con la nostra macchina da presa”, in Guido Michelone, Giorgio Simonelli, a cura di, Visioni moltiplicate. Immagini culturali di “Riso amaro”, Edizioni Mercurio, Vercelli, 1996, pp.175-180

“Di Tarkovskij e di altri grandi. Intervista a Tonino Guerra”, in Renzo Renzi, a cura di, Tovarisc Kino. C’era una volta il cinema sovietico, Transeuropa, Ancona, 1996, pp.49-54

“Pinocchio, Silent Comedian”, (con Giacomo Manzoli), in Michele Canosa, Antonio Costa, a cura di, A nuova luce/ Cinema muto italiano, Fotogenia, nn.4/5, 1997/1998, pp.381-386

“La luce oltre lo schermo”, in Danilo Arona, Wes Craven. Il buio oltre la siepe, Falsopiano, Alessandria, 1999, pp.215-248

“Non c’è due senza tre. Smontare e reinventare la realtà”, in Garage – Cinema, autori, visioni. Brian De Palma, n.15, 1999, pp. 27-34, ISBN 8839561978

“Spazio 1999”, in Giuseppe Petroni, Massimiliano Spanu, a cura di, Postmoderno?, Gamberetti Editore, Roma, 1999, pp.169-178

“Gli attori italiani degli anni ‘90”, in Gaetana Marrone, a cura di, Annali di Italianistica. New Landscapes in Contemporary Italian Cinema, University of North Carolina, 1999, pp.217-230

“Faces Off. Le fisiognomiche incerte del cinema contemporaneo americano”, in Franco La Polla, a cura di, The Body Vanishes, Lindau, Torino, 2000, pp.83-88

“La quotidianità del fascino. Le dive nell’epoca contemporanea”, in Gian Luca Farinelli, Jean-Loup Passek, a cura di, Star al femminile/Star au fémenin, Transeuropa/Cineteca, Ancona-Bologna, 2000, pp.199-209

“Tra la Via Emilia e il Sud. Percorsi di cinema bolognese”, in Vito Zagarrio, a cura di, Il cinema della transizione. Scenari italiani degli anni Novanta, Marsilio, Venezia, 2000, pp.317-324

“I generi di profondità: avventure, mélo, farsa”, (con Giacomo Manzoli), in Giorgio De Vincenti, a cura di, Storia del cinema italiano. Volume X – 1960-1964, Marsilio/ Edizioni di Bianco & Nero, Roma, 2001. In particolare: “La farsa”, pp. 331-336.

“Les Stars à l’époque contemporaine”, in Gian Luca Farinelli, Jean-Loup Passek, a cura di, Stars au féminin, Centre Georges Pompidou, Paris, 2000, pp.219-228

“Anni Sessanta: conferenze con proiezioni”, in Stefano Masi, a cura di, Alessandro Blasetti, Comitato Alessandro Blasetti, Roma 2001, pp. 147-158

“Disney/Pixar: i film della rivoluzione digitale”, in Roberto Lasagna, Walt Disney e il cinema, Falsopiano, Alessandria, 2001, pp. 426-436

“Altri mondi. Temi e rappresentazione del virtuale nel cinema di fantascienza contemporaneo”, in Massimiliano Spanu (a cura di), Science plus Fiction, Lindau, Torino, 2001, pp. 151-156

“Cane mangia cane. Appunti sul cinema feroce di Edward Bunker”, in Catalogo Noir in Festival 2001, Roma 2001, pp. 50-52

“Il fenomeno delle co-produzioni”, in Gianni Canova, a cura di, Storia del cinema italiano. Volume XI – 1965-1969, Marsilio/ Edizioni di Bianco & Nero, Roma, 2002, pp. 435-445

 “L’impiegato nel cinema italiano”, in Angelo Varni e Guido Melis, L’impiegato allo specchio, Rosenberg & Sellier, Torino 2002, pp. 77-82

“Lo spazio-cervello: rappresentazione e simbologia cerebrale tra fantascienza classica, moderna e postmoderna”, in Massimiliano Spanu, a cura di, Spazio, Lindau, Torino 2002,  pp. 75-84

“Il cinema popolare e i processi di definizione dello spettatore”, con G. Pescatore, in M. Fanchi, E. Mosconi, a cura di, Spettatori. Forme di consumo e pubblici del cinema in Italia 1930-1960, Edizioni Bianco&Nero, Roma 2002, pp. 172-188

“Gli episodi di Ettore Scola o la poetica del frammento”, in Zagarrio, V., a cura di, Trevico-Cinecittà. L’avventuroso viaggio di Ettore Scola, Marsilio, Venezia 2002, pp. 205-210

“La catastrofe come luogo di fantasia. Visibilità, tecnologia e rappresentazione storica fra Blade Runner e Titanic”, in P. Bertetti, C. Scolari, a cura di, Lo sguardo degli angeli. Intorno e oltre Blade Runner, Testo&Immagine, Torino, 2002, pp. 47-54, ISBN 88-8382-075-4

 “Il sosia ridicolo: lo spettatore e la parodia cinematografica”, in A. Antonini, a cura di, I film e i suoi multipli – Film and its multiples, Atti del IX Convegno Internazionale di Studi sul Cinema, Forum, Udine 2003, pp. 481-484

“Eroi ridicoli ai confini del mito. West and Soda e Vip, mio fratello superuomo tra generi e parodia”, in Bendazzi, G., De Berti, R., a cura di, La fabbrica dell’animazione. Bruno Bozzetto nell’industria culturale italiana, Quaderni Fondazione Cineteca Italiana/ Il Castoro, Milano 2003, pp. 31-39.

“Familiare/Alieno, in Michele Fadda, a cura di, Cose da un altro mondo. Percorsi nella fantascienza hollywoodiana anni ’50, Lab 80 Film/Bergamo Film Meeting, Bergamo, 2003, pp. 35-40.

“’Il posto segreto in cui tutte le voci vengono a morire’. John Sayles e il fantastico”, in R. Pisoni, G. Spagnoletti, a cura di, John Sayles e il cinema indipendente Usa, Lindau, Torino, 2003, pp. 135-138.

“Il fantasma della parodia. Fantômas, De Funès e gli anni Sessanta”, in M. Dall’Asta, a cura di, Fantômas. La vita plurale di un antieroe, Il Principe Costante, Pozzuolo del Friuli 2004, pp. 205-212.

“I fragili limiti del set: il caso Giorno più lungo/ Giorno più corto”, in V. Innocenti, V. Re, a cura di, Limina – Le soglie del film, Atti del X Convegno Internazionale di Studi sul Cinema, Forum, Udine 2004

“Per un cinema del reale. I film di Ken Loach tra forma e sostanza”, in A. Autelitano, a cura di, “Premio Amidei 2004. Catalogo”, Gorizia, 2004, pp. 11-26.

“David Lynch Drive. Il Mulholland-rompicapo nel paese del cinema”, in C. Bisoni, a cura di, Attraverso Mulholland Drive. In viaggio con David Lynch nel luogo di un mistero, Il Principe Costante, Pozzuolo del Friuli 2004, pp. 45-52.

“Scene da uno spazio mentale”, in M. Fadda, a cura di, Lo specchio scuro. Percorsi del noir hollywoodiano (1940-1960), Edizioni di Cineforum, Bergamo 2004.

“Per una lettura intertestuale del cinema di Bellocchio”, in A. Achilli e G. Casadio, Né padri né madri. Il cinema di Marco Bellocchio,Comune di Ravenna, Ravenna, 2004, pp.11-14.

 “Orson Welles e i generi cinematografici. Note sparse intorno a Welles, al noir e a Shakespeare”, in T. D’Angela, a cura di, Nelle terre di Orson Welles, Falsopiano, Alessandria 2005, pp. 111-116.

“L’isola che non c’è. Il cinema di Kim Ki-duk”, in Stagioni e passioni. Il cinema coreano tra passato e presente, Numero speciale di “Cineteca”, Cineteca del Comune di Bologna, aprile 2005, pp. 33-39.

“Piccolo e grande schermo: la tecnologia televisiva” (con Veronica Innocenti), in L. Gandini, a cura di, La meccanica dell’umano, Carocci, Roma 2005, pp. 99-119.

“Dall’economia di scala all’intertestualità di genere” (con Paolo Noto), in G. Manzoli, G. Pescatore, a cura di, L’arte del risparmio: stile e tecnologia, Carocci, Roma, 2005, pp. 19-30.

“Il sapore del cinema. Abbas Kiarostami e Ermanno Olmi nel segno di Rossellini”, in A. Autelitano, a cura di, “Premio Amidei 2005. Catalogo”, Gorizia, pp. 13-24.

“Intorno alla città delle donne e a quella del cinema”, in R. Calabretto, a cura di, Andrea Zanzotto. Tra musica, cinema e poesia, Forum, Udine, 2005, pp. 269-272.

“Il cinema in cima al mondo”, in Martin Scorsese. Il mio viaggio nel cinema documentario, Numero speciale di “Cineteca”, Cineteca del Comune di Bologna, Bologna, novembre 2005, pp. 19-24.

“Per un gotico padano. I film horror di Pupi Avati”, in Il grande incantatore. Il cinema di Pupi Avati, Atti del Convegno – Ravenna novembre 2005, Regione Emilia Romagna, 2005, pp. 17-20.

“Cinema italiano di imitazione. Generi e sottogeneri”, (con Giacomo Manzoli), in Vito Zagarrio, a cura di, Storia del cinema italiano. Volume XIII – 1977/1985, Marsilio/ Edizioni di Bianco & Nero, Roma, 2005, pp. 398-415.

“I ‘Pierini’”, in Vito Zagarrio, a cura di, Storia del cinema italiano. Volume XIII – 1977/1985, Marsilio/ Edizioni di Bianco & Nero, Roma, 2005, pp. 390-391.

F for Fake e la strana falsità del cinema”, in Giorgio Placereani e Luca Giuliani, a cura di, My Name is Orson Welles. Media, Forme, Linguaggi, Il Castoro, Milano, 2007, pp. 306-309.

Mariti in città, Mogli pericolose, Le sorprese dell’amore”, in Adriano Aprà, a cura di, Luigi Comencini. Il cinema e i film, Marsilio, Venezia, 2007, 143-146.

“Registi in Emilia-Romagna (1990-2006): narratori, osservatori, sognatori”, in Anna Di Martino e Davide Zanza, a cura di, L’Emilia-Romagna sul grande schermo, Regione Emilia-Romagna, Bologna, 2007, pp. 39-46.

“Il teatro degli avvenimenti. La scena melodrammatica nel cinema italiano di genere”, in S. Pesce, a cura di, Imitazioni della vita. Il melodramma cinematografico, Le mani, Recco/Genova, 2007, pp. 89-94.

“Daniele Luchetti. Foto di famiglia in un interno”, in L. Ceretto, A. Morsiani, a cura di, Declinazioni del vero. Il cinema di Davide Ferrario, Daniele Luchetti e Daniele Vicari, Edizioni di Cineforum/FICE Emilia Romagna/SNCC, Bergamo, 2007, pp. 34-36, ISBN 978-8889653340.

“Il ‘filmkezich’. Riflessioni sul metodo e sulla scrittura critica di Tullio Kezich”, in R. Costantini, F. Zecca, a cura di, Tullio Kezick, il mestiere della scrittura, Kaplan, Torino, 2008, pp. 49-58.

Cast Away”, in G. Canova, a cura di, Robert Zemeckis, Marsilio, Venezia, 2008, pp. 79-96.

“I vivi e i morti. Appunti sul cinema argentino contemporaneo”, in A. Morsiani, A. Morini, a cura di, Argentina Rodante. ‘Nuovo Cinema’ 2004-2008, Cineteca Speciale, Cineteca di Bologna, Bologna, 2008, pp. 7-10.

“Portare il certificato (di realtà)”, in S. Righetti, F. Galluzzi, A. Finelli, a cura di, La stanza rossa. Trasversalità artistiche e realtà virtuali negli anni Novanta, Costa & Nolan, Milano, 2008, pp. 119-125.

“Tutto l’orrore che c’è. Argento manierista”, in V. Zagarrio, a cura di, Argento vivo. Il cinema di Dario Argento tra genere e autorialità, Marsilio, Venezia, 2008, pp. 77-82.

“Limes – Le soglie del fantastico: David Lynch e David Cronenberg, figure dell’allucinazione”, in D. Marzola, a cura di, Visionaria. Il cinema fantastico tra ricordi, sogni e allucinazioni, Falsopiano, Alessandria, 2008,  pp. 143-151.

Zodiac – Archeologia del terrore”, in L. Gandini, A. Bellavita, a cura di, Ventuno per undici. Fare cinema dopo l’11 settembre, Le Mani, Recco/Genova, 2008, pp. 216-223.

“Die Farce”, in T. Koebner, I. Schenk (a cura di/ed./Hg.), Das Goldene Zeitalter des italienischen Films. Die 1960er Jahre, Edition Text+Kritik, München, 2008, pp. 392-401.

“Alberto Lattuada: letteratura ed erotismo”, in F. De Bernardinis, a cura di, Storia del cinema italiano. Volume XII – 1970/1976, Marsilio/Edizioni di Bianco & Nero, Roma/Venezia, 2008, pp. 93-100.

Kill Bill Voll. 1 e 2”, in V. Zagarrio, a cura di, Quentin Tarantino, Marsilio, Venezia, 2009, pp. 91-110, ISBN 978-88-317-9672

“Le leggi della montagna. Il bellunese a stelle e strisce”, in A. Faccioli, a cura di, Belluno e il cinema, Marsilio/Comune di Verona, Verona/Venezia, 2009, ISBN 978-88-317-9772, pp. 158-163.

Oh, Serafina!”, in A. Aprà, a cura di, Alberto Lattuada. Il cinema e i film, Marsilio, Venezia, 2009, ISBN 978-88-317-9777, pp. 265-268.

“Generi nascosti ed espliciti nel recente cinema italiano”, in R. Guerrini, G. Tagliani, F. Zucconi, a cura di, Lo spazio del reale nel cinema italiano contemporaneo, Le Mani, Recco/Genova, 2009, ISBN 978-88-8012-487-0, pp. 42-50.

“I viziosi e i viziati. Dipendenze, malinconie e suicidi in L’uomo dal braccio d’oro e Bonjour, Tristesse”, in G. Carluccio, a cura di, Otto Preminger regista. Generi, stile, storie, Kaplan, Torino, 2009, ISBN 978-88-89908-36-5, pp. 109-115.

“La citation moderne Vs la citation postmoderne: le travail du patrimoine. Godard/Tarantino, Pierrot le Fou/Kill Bill – Pas du sang, du rouge”, in Philippe Dubois, Lucia Ramos Monteiro, Alessandro Bordina, edited by, Oui, c’est du cinéma/Yes, It’s Cinema, Campanotto, Udine, 2009, ISBN 978-88-456-1087-5, pp. 152-156.

“Hellman e la politique dei generi cinematografici”, in M. Fadda, a cura di, American Stranger. Il cinema di Monte Hellman, Edizioni Cineteca di Bologna, Bologna, 2009, ISBN 978-88-895862248, pp. 29-35.

La Cosa di John Carpenter” in Enrico Lorenzo Cassini, a cura di, La superficie e l’abisso Percorsi culturali politici nel cinema americano degli anni Ottanta, Aracne Editore, Roma, 2010, ISBN: 978-88-548-3588-7, pp. 36-38.

Bastardi senza gloria. Historia magistra cinemae”, in Luca Malavasi, a cura di, Dieci film. Esercizi di lettura, Le Mani, Genova/Recco, 2010, ISBN 978-88-8012-561-7, pp. 77-83.

“Sex d’Essai. Fenomenologia della trasgressione nelle sequenze pornografiche del cinema d’autore”, in Enrico Biasin, Giovanna Maina, Federico Zecca, a cura di, Il porno espanso. Dal cinema ai nuovi media, Mimesis, Milano/Udine, 2011, ISBN 9788857504926, pp. 311-318.

“Il caso Avatar. Popolare, politico, nuovo: strategie di estetizzazione tra new tech e old medium”, MM2010. Le frontiere del “popolare” tra vecchi e nuovi media. A cura di Claudio Bisoni. Media Mutations. Convegno internazionale di studi sull’audiovisivo, a cura di Guglielmo Pescatore. Alma Mater Studiorum Università di Bologna. Dipartimento di Musica e Spettacolo. Sezione Cinema, www.mediamutations.org, ISSN: 2038-7954, pp. 1-6, 2011.

“Ritratto di italiano con paesaggio (sociale). Paolo Virzì e la rifondazione della commedia italiana”, in Federico Zecca, a cura di, Lo spettacolo del reale. Il cinema di Paolo Virzì, Felici Editore, Pisa, 2011, ISBN 978-88-6019-460-2, pp. 21-28.

“Le stanze del panico. Il mondo come complotto nel cinema di David Fincher”, in Roberto Donati e Marcello Gagliani Caputo, a cura di, The Fincher Network. Fenomenologia di David Fincher, Edizioni Bietti, Milano, 2011, ISBN 978-88-8248-241-1, pp. 43-49.

“Ridi, e il mondo riderà con te. Piangi, e piangerai da solo. Park e la trilogia della vendetta”, in S. Agusto, L. Ceretto, A. Gonzalez, A. Morsiani, a cura di, Sangue hi-tech. Il cinema di Park Chan-wook, Le Mani, Recco-Genova, 2011, ISBN 978-88-8012-597-6, pp. 23-28.

Invasion of the Body Snatchers (D. Siegel, 1956)”, in Leonardo Gandini, a cura di, Il cinema Americano attraverso i film, Carocci, Roma, 2011, ISBN 978-88-430-6096-2, pp. 93-105.

“Canone 2.0. Le classifiche dei film e le oscillazioni di gusto nel cinema contemporaneo all’epoca della rete”, in Michele Fadda (a cura di), Corto circuito. Il cinema nell’era della convergenza, Clueb – Archetipo libri, Bologna, 2011  ISBN 978-88-89891-90-2, pp. 143-155

La costruzione del canone. Cosulich al Giornale di Trieste”, in Elisa Grando, Massimiliano Spanu, a cura di, Il coraggio della cinefilia. Scrittura e impegno nell’opera di Callisto Cosulich, EUT, Trieste, 2012, ISBN 978-88-8303-363-6, pp. 34-39.

“Colloqui con Freud. Ironia e distanza del metodo Cronenberg”, in Luca Taddio, a cura di, David Cronenberg. Un metodo pericoloso, Mimesis, Udine/Milano, 2012, pp. 67-70, ISBN 978-88-8575-055-89

“Una galleria italiana: personaggi, ruoli, mestieri”, in Vito Zagarrio, a cura di, Nanni Moretti. Lo sguardo morale, Marsilio, Venezia, 2012, ISBN 978-88-317-12583, pp. 104-109

“La mente che cancella. Oblio e persistenza nel cinema contemporaneo”, in Leonardo Gandini, Daniela Cecchin, Matteo Gentilini, a cura di, Le sponde della memoria. Il ruolo dell’oblio nel panorama mediale contemporaneo, Fondazione Museo Storico del Trentino, Trento, 2012, ISBN 978-88-7197-156-8, pp. 25-31

“La regia”, in David Bruni, Antioco Floris, Francesco Pitassio, a cura di, A scuola di cinema. La formazione nelle professioni dell’audiovisivo, Forum, Udine, 2012, ISBN 978-88-8420-768-5, pp. 153-160

“Matteo Garrone cinefilo. Citazioni di genere”, in Serena Agusto, Alberto Morsiani, a cura di, Cronache dal sottosuolo. Il cinema di Matteo Garrone, Falsopiano, Alessandria, 2013, ISBN 8898137273, pp. 22-27

Django Unchained:Tarantino come American Director”, in Giulia Carluccio, a cura di, America oggi. Cinema, media, narrazioni del nuovo secolo, Kaplan, Torino, 2014, pp. 121-130, ISBN 978-88-89908-86-0

“Cinema contemplativo contemporaneo. L’idea di sguardo nel cinema d’autore radicale”, in L. Cardone, S. Lischi, a cura di, Sguardi differenti. Studi di cinema in onore di Lorenzo Cuccu, Edizioni ETS, Pisa, 2014, ISBN 978-884673976-6, pp. 233-239

Schermi profondi: lo spazio della narrazione tra cinema e televisione”, in Sara Martin, a cura di, La costruzione dell’immaginario seriale contemporaneo, Mimesis, Udine-Milano, 2014, ISBN 978-8857522937, pp. 19-24

“Strade violente. Tracce di Damiani nel cinema di oggi”, in C. Uva, a cura di, Damiano Damiani. Politica di un autore, Bulzoni, Roma 2014, ISBN 978-88-7870-964-5, pp. 115-122.

“La farsa” in G. Spagnoletti, A. V. Spera, Risate all’italiana. Il cinema di commedia dal secondo dopoguerra ad oggi, UniversItalia, Roma 2014, ISBN 978-88-6507-638-5, pp. 295-302.

“Le riviste cinematografiche”, in L. Quaresima, a cura di, Storia del cinema italiano. Volume IV – 1924-1933, Marsilio/ Edizioni di Bianco & Nero, Roma/Venezia 2014, ISBN 88-317-2113-4, pp. 509-519

“Il perturbante: da Philip K. Dick a Les Revenants”, in C. Chatrian, D. Persico, a cura di, Emmanuel Carrère. Tra cinema e letteratura, Bietti, Roma, 2015, ISBN 9788882483326, pp. 46-50

“Gamification della Film Culture tra critica web e esperienze online”, in F. Catolfi, F. Giordano, a cura di, L’immagine videoludica, Ipermedium Libri, S. Maria C.v (CE), 2015, ISBN 978-88-97647-19-5, pp. 99-105

“Il quasi-horror: le strategie di rinnovamento formale del cinema italiano nei film di Saverio Costanzo”, in A. Morsiani, S. Agusto, a cura di, Anime ferite – Il cinema di Saverio Costanzo, Falsopiano, Alessandria 2015, ISBN 978-8893040228, pp. 23-32

“Adattamenti multipli tra film e graphic novel all’italiana: il cinema e i media secondo Gipi”, in Sara Colaone, L. Quaquarelli, a cura di, Bande à part. Graphic Novel, fumetto e letteratura, Morellini Editore, Milano 2016, ISBN 978-88-6298-451-5, pp. 155-162

“Paratexts from Cinephilia to Mediaphilia. (through Ludification Culture)”, (con Lucia Tralli), in Sara Pesce, Paolo Noto (eds.), The Politics of Ephemeral Digital Media, Routledge, New York and London, 2016, ISBN 978-1-138-85792-6, pp. 138-151.

“Old is New: Notes about Carrie Fisher and Harrison Ford as Vintage Celebrities in Star Wars: The Force Awakens Reviews”, in Roy Menarini (ed.), Fashion, Culture and Society’s Notebooks 2016, Bruno Mondadori/Pearson, Milano, 2016, ISBN 9788867741731, pp. 249-260.

“Forme di cinefilia digitale e streaming: trasformazioni e slittamenti”, in Valentina Re (a cura di), Streaming Media. Distribuzione, circolazione, accesso, Mimesis, Milano-Udine, 2017, ISBN 9788857543147, pp. 179-188.

“Il viandante malinconico. Personaggi del Polesine nel cinema italiano”, in Alberto Barbera (a cura di), Cinema! Storie, protagonisti, paesaggi, Silvana Editoriale, Milano 2018, ISBN 9788836639496, pp. 138-145.

“Troppo veloce, troppo rumoroso, troppo semplice. La critica e i blockbuster”, in M. Guerra, S. Martin (a cura di), Atti critici in luogo pubblico. Scrivere di cinema, tv e media dal dopoguerra al web, Diabasis, Parma 2019, ISBN 978-88-930-2-928-9, pp. 53-64

“Brandizzazione e radicalismo estetico in Twin Peaks”, in N. Dusi, C. Bianchi (a cura di), David Lynch: Mondi intermediali, FrancoAngeli, Milano 2019, ISBN 978-88-917-8768-2, pp. 52-58

VOCI ENCICLOPEDICHE, DIZIONARIALI, LEMMI

“Schede” (con Giacomo Manzoli), in Sandro Toni e Paola Cristalli, a cura di, Dal cinema al cinema, Transeuropa, Ancona, 1997

“Schede” (con Giacomo Manzoli), a cura di, in Paola Cristalli e Sandro Toni, a cura di, Uno Uno Prima. Esordire al cinema, Transeuropa, Ancona, 1998

“La fotografia”, in Antonio Costa, Roy Menarini, “L’immagine del corpo nei nuovi media”, in A. Alippi (ed.), L’universo del corpo, Istituto della Enciclopedia Treccani, Roma, 1998, pp.119-123

“La televisione”, in Antonio Costa, Roy Menarini, in A. Alippi (ed.), “ L’immagine del corpo nei nuovi media ”, in L’universo del corpo, Istituto della Enciclopedia Treccani, Roma, 1998, pp.136-147

“Alieno” (pp. 201-206), “Baker, Roy Ward” (p. 395), “Brooks, James L.” (p. 594), “Cage, Nicolas” (p. 620), “Cameron, James” (pp. 632-633), in Enciclopedia del Cinema. I. A-Ch, Istituto della Enciclopedia Italiana, Roma, 2002.

“DeVito, Danny” (pp. 305-306), “DiCaprio, Leonardo” (p. 308), “Dillon, Matt” (pp. 326-327), “Dreyfuss, Richard” (pp. 402-403), “Duvall, Robert” (pp. 412-413), “Fairbanks, Douglas” (pp. 489-490), “Fairbanks, Douglas Jr.” (p. 490), “Falk, Peter” (p. 492), “Fantascienza” (pp.493-499), “Frankenheimer, John” (pp. 652-653), in Enciclopedia del Cinema. II. Ci-Gh, Istituto della Enciclopedia Italiana, Roma, 2003.

“Honda, Ishiro” (pp. 196-197), “Koscina, Sylva” (pp. 434-435), “Lucas, George” (pp. 592-594), “Macario, Erminio” (p. 609), “Mann, Anthony” (pp. 664-665), in Enciclopedia del Cinema. III. Gi-Man, Istituto della Enciclopedia Italiana, Roma, 2003.

“Matthau, Walter” (pp. 35-36), “Pakula, Alan J.” (pp. 358-359), “Pal, George” (pp. 359-360), “Parker, Alan” (pp. 374-375), “Puccini, Gianni” (pp. 550-551), “Rapper, Irving” (pp. 570-571), “Rascel, Renato” (pp. 572-573), in Enciclopedia del Cinema. IV. Ci-Gh, Istituto della Enciclopedia Italiana, Roma, 2004.

“All Quiet on the Western Front” (pp. 17-18), “The Asphalt Jungle” (pp. 38-39), “Blow-Up” (pp. 89-90), “Do the Right Thing” (pp. 201-202), “The Exorcist” (pp. 231-232), “Une Homme et une femme” (pp. 297-299), “Mad Max” (pp. 395-396), “Niagara” (pp. 456-458), “Picnic at Hanging Rock” (pp. 529-530), “Rebel Without a Cause” (pp. 567-568), “Titanic” (pp. 692-694), “The Wild Bunch” (pp. 753-755), “A Woman Under the Influence” (pp. 758-759), in Enciclopedia del Cinema. Dizionario Critico dei Film, Istituto della Enciclopedia Italiana, Roma, 2004

“Stone, Oliver” (pp. 97-98), “Ustinov, sir Peter” (p.287), “Verhoeven, Paul” (p. 316), in Enciclopedia del Cinema. V. Sic-Z, Istituto della Enciclopedia Italiana, Roma, 2004.

“Assayas, Olivier”, in G.P. Brunetta, a cura di, Dizionario dei registi del cinema mondiale. A-F., Einaudi, Torino, 2005 (pp. 85-86).

“Hopper, Dennis” (pp. 174-176), “Kasdan, Lawrence” (pp. 266-267), “Lee, Spike” (pp. 383-386), in G.P. Brunetta, a cura di, Dizionario dei registi del cinema mondiale. G-O., Einaudi, Torino, 2005

“Scott, Ridley” (pp. 308-310), “Stone, Oliver” (pp. 415-418), “Verhoeven, Paul” (pp. 553-554), “Wise, Robert” (pp. 645-647) in G.P. Brunetta, a cura di, Dizionario dei registi del cinema mondiale. P-Z., Einaudi, Torino, 2005.

“Citazione”, in G. Carluccio, F. Villa, a cura di, L’intertestualità: lezioni, lemmi, frammenti di analisi, Kaplan, Torino, 2006, pp. 151-157.

“Critica cinematografica”, in G. Canova, a cura di, Enciclopedia del cinema, Garzanti, Milano, 2009 (III edizione), ISBN 978-88-11-50528-0, pp. 302-304.

“La trama senza storia: il cinema contemporaneo italiano e il difficile rapporto con il presente”, in La Cultura Italiana, diretta da Luigi Cavalli Sforza, IX Volume, Musica, Spettacolo, fotografia, design, a cura di U. Volli, Utet, Torino, 2009, ISBN 978-88-02-08132-8, pp.410-429.

“Migrazioni I. Europa-Hollywood-Europa” (pp. 512-519), “I caratteri del cinema classico” (pp. 520-527), “Melodrammi e commedie: Visconti” (pp. 535-541), “Corpi e paesaggi” (542-549), “L’identità delle nazioni: Heimat” (pp. 593-599), in Umberto Eco, a cura di, L’età moderna e contemporanea. 16. Il Novecento – Il secolo breve. Comunicazione, La Biblioteca di Repubblica – L’espresso, Roma, 2012, ISBN: 9771128608263.

“Cinefilia”, in G. Carluccio, L. Malavasi, F. Villa, a cura di, Il cinema. Percorsi storici e questioni teoriche, Carocci, Roma 2015, ISBN 978-88-430-7829-5, pp. 347-354

 

 

 

SAGGI SU RIVISTE SCIENTIFICHE

 

Aut Aut

“Strategie del falso nell’epoca del post-cinema”, in numero monografico, D. Cantone, a cura di, La potenza del falso, n. 359, luglio-settembre 2013, ISBN 978-884281933-2, pp. 151-161

L’Avventura

1992. Epica della storia giudiziaria tra sistemi di produzione e forme narrative”, n. 2, 2015, ISSN 2421-6496  pp. 265-274

“Il latin lover come nostalgia: Latin Lover di Cristina Comencini e la commemorazione del grande cinema italiano”, in numero speciale, Latin Lover, 2018, ISSN 2421-6496, pp. 97-104

 

Bianco&Nero

“Sergio Tofano: il comico ben temperato”, in numero monografico, A. Faccioli, F. Pitassio, a cura di, Sergio Tofano. Il cinema a merenda, Anno LXVI, n. 2, fascicolo n. 552, maggio-agosto 2005, pp. 61-65 FASCIA A

“Le bestie umane. Quando la commedia diventa scorretta”, n. 575, gennaio-aprile 2013, pp. 58-67 FASCIA A

 

Cinegrafie

“Forme della modernità hollywoodiana. John Frankenheimer e la Golden Age Television”, n. 16, 2003, pp. 207-213

Comunicazioni sociali

“L’universo intertestuale. Intorno alla parodia e ai generi cinematografici anni Sessanta”, a. XXIV, n.s., n. 2, maggio-agosto 2002, pp. 218-222 FASCIA A

“Il film di famiglia come progetto estetico del cinema italiano contemporaneo”, a. XXVII, n.s., n. 3, Settembre-Dicembre 2005 (Il metodo e la passione – Cinema amatoriale e film di famiglia in Italia, a cura di Luisella Farinotti e Elena Mosconi), pp. 569-575 FASCIA A

“Criticizing the Series. Television Criticism as a Genre Between Cinephilia and Fan Culture”, (con Sara Martin), n. 2, May- Auguts 2015, pp. 183-190 (monografico: Tv Genres in the Age of Abundance), ISSN: 0392-8667 FASCIA A

Fata Morgana

“Azione e trasformazione nel cinema americano contemporaneo”, n. 23, maggio-agosto 2014, pp. 123-129 FASCIA A

Fotogenia

“Bibliografia”, in Alberto Boschi, Giacomo Manzoli, a cura di, Oltre l’autore II, Fotogenia, n.3, 1996, pp.101-105

“Pinocchio comico muto”, (con Giacomo Manzoli), in Michele Canosa, Antonio Costa, a cura di, A nuova luce/ Cinema muto italiano, Fotogenia, nn.4/5, 1997/1998, pp.211-222

La Valle dell’Eden

“1912-2019. Era delle catastrofi. La visibilità della tecnologia tra Blade Runner e Titanic”, n.4, febbraio-aprile 2000, pp.155-162

“’You Americans!’, ‘You Americans what?’. 24 e il crollo di tutte le certezze”, Dossier Americana. Cinema e televisione negli Stati Uniti dopo l’11 settembre, n.s. anno IX, n. 18, gennaio-giugno 2007, pp. 102-109 FASCIA A

“Imitazioni del falso. Il mito della replica e il tramonto del doppio nell’era del virtuale”, Dossier Falso-illusione, a cura di Paolo Bertetto e Guglielmo Pescatore, n.s. anno XI-XII, nn. 23-24, luglio 2009-giugno 2010, pp. 90-96 FASCIA A

“Parodie di Marilyn. La provincializzazione del mito Monroe tra cinema e televisione in Italia”, Dossier Miti d’oggi. L’immagine di Marilyn, a cura di Giulia Carluccio e Mariapaola Pierini, nn. 28-29, 2014-2015, pp. 151-155 FASCIA A

Quaderni del CSCI (Rivista annuale di cinema italiano) ISSN 1885-1970

“Le fiction sulla mafia”, n. 5, 2009, pp. 55-59

“L’immigrato nella commedia del XXI secolo”, n. 8, 2012, pp. 114-117

Zone Moda Journal

“”Il dolce far niente al cinema tra Fellini e Sorrentino: La dolce vita e La grande bellezza. L’ozio come rappresentazione dell’identità nazionale”, in AA.VV. , ZoneModa Journal 4. Fashion and Well-Being, Pendragon, Bologna, 2014, pp. 61-66 ISBN: 978-88-6598-605-9”, n. 4 (2014), pp. 61-66

I LIBRI DI ROY MENARINI

MONOGRAFIE

James Cameron, Le Mani, Recco-Genova, 1998

Il cinema di guerra americano 1968-1999 (con Giaime Alonge e Massimo Moretti), Le Mani, Recco-Genova, 1999. In particolare i capitoli: “Lontano dal Vietnam. Il cinema dei reduci”, pp.36-48; “Non è più tempo di eroi, è ancora tempo di eroi. Il cinema della Seconda Guerra Mondiale”, pp.67-88; “Civiltà in guerra. Il cinema bellico fantascientifico”, pp.134-153; “Bagatelle per un massacro. La commedia della guerra: cinema comico e brillante”, pp.168-179; “Signorsì signore. Ufficiali, gentiluomini, addestramenti”, pp. 191-201.

Il cinema degli alieni, Falsopiano, Alessandria, 1999

Ridley Scott. Blade Runner, Lindau, Torino, 2000 (seconda edizione riveduta e ampliata 2007)

Studiare il film. Alcune analisi del cinema di Nanni Moretti, Edizioni del Battello Ebbro, Bologna, 2001.

Visibilità e catastrofi. Saggi di storia, teoria e critica della fantascienza, Edizioni della Battaglia, Palermo, 2001

Stanley Kubrick. Full Metal Jacket (con Claudio Bisoni), Lindau, Torino, 2002

Il cinema di David Lynch, Falsopiano, Alessandria, 2002

La parodia nel cinema italiano. Intertestualità, parodia e comico nel cinema italiano, Airplane, Bologna, 2002

William Friedkin, Il Castoro, Milano, 2003

La strana copia. Studi sull’intertestualità e la parodia nel cinema, Campanotto Editore, Pasian di Prato, 2004

Il cinema europeo, con Mariapia Comand, Laterza, Roma-Bari, 2006

Autori del reale, Campanotto Editore, Pasian di Prato, 2007

Nanni Moretti. Bianca, Lindau, Torino, 2007

Il cinema dopo il cinema – Dieci idee sul cinema americano 2001-2010, Le Mani, Recco-Genova, 2010, ISBN 978-88-8012-532-7.

Il cinema dopo il cinema – Dieci idee sul cinema italiano  2001-2010, Le Mani, Recco-Genova, 2010, ISBN: 978-88-8012-533-4

Cinema e fantascienza, Archetipo Libri/Clueb, Bologna, 2012, ISBN 978-88-6633-040-0

Il corpo nel cinema. Storie, simboli e immaginari, Pearson/Bruno Mondadori, Milano, 2015, ISBN 978-88-6518-985-6

Il discorso e lo sguardo. Forme della critica e pratiche della cinefilia,Diabasis, Parma, 2018, ISBN 9788881039036

CURATELE

Il cinema ritrovato 1998. Catalogo della mostra, con Gian Luca Farinelli, Giacomo Manzoli, Nicola Mazzanti, Cineteca di Bologna, Bologna, 1998.

Hollywood 2000 – Panorama del cinema contemporaneo americano, a cura di, con Leonardo Gandini, 2 voll., Le Mani, Recco-Genova, 2001. All’interno del volume Temi e generi – Vol. I; “Fantascienza”, pp. 54-64. All’interno del volume Gli autori – Vol. II: “William Friedkin”, 161-169; “Paul Verhoeven”, 309-316; “Robert Zemeckis”, 324-330.

L’eccesso della visione. Il cinema di Dario Argento, a cura di, con Giulia Carluccio e Giacomo Manzoli, Lindau, Torino 2003. All’interno del volume: “Dario Argento dal thriller all’horror tra modernità, postmodernità e manierismo”, pp. 29-38.

Il cinema secondo Cosulich, a cura di, Transmedia s.p.a./Premio Amidei, Gorizia 2005. All’interno del volume: “Critica e discernimento. Nota sulle recensioni di Callisto Cosulich: materiali per una mappa antologica”, pp. 289-304.

Dentro la critica, a cura di, con Alice Autelitano, Transmedia, Gorizia, 2007.

Le età del cinema/The Ages of Cinema, a cura di, con E. Biasin e F. Zecca, Forum, Udine, 2008.

Italiana Off. Pratiche e poetiche del cinema italiano periferico, a cura di, Associazione Sergio Amidei/Transmedia, Gorizia, 2008, ISBN: 978-88-901-429-49. All’interno del volume: “Italiana Off: campi, perlustrazioni, perimetri”, pp. 13-17; “Intervista a Pietro Reggiani”, pp. 48-50; “Intervista a Simone Scafidi”, pp. 66-69; “Davanti alle quinte del cinema. Tre donne morali”, pp. 170-172; “Anime solitarie tra le metropoli. Cover-boy – L’ultima rivoluzione”, pp. 173-175.

La luce della scrittura. Paul Schrader critico, sceneggiatore, regista, a cura di, Associazione Sergio Amidei/Transmedia, Gorizia, 2009, ISBN: 978-88-901-429-94.

Le nuove forme della cultura cinematografica. Critica e cinefilia all’epoca del web, Mimesis, Milano-Udine 2012, ISBN 978-88-5750-900-6

Cinema senza fine. Un viaggio cinefilo attraverso 25 film, Mimesis, Milano-Udine, 2014, ISBN 978-88-575-215-27

Fashion, Culture and Society’s Notebooks 2016, Bruno Mondadori/Pearson, Milano, 2016, ISBN 9788867741731

The Size Effect. A Journey into Design, Fashion and Media, con A. Mascio, S. Segre Reinach, I. Tolic, Mimesis International, Milano-Udine, 2018, ISBN 9788869771743

PUBBLICAZIONI DIVULGATIVE

Fantascienza in cento film (con Andrea Meneghelli), Le Mani, Recco-Genova, 2000. In particolare pp.130-260.

Steven Jay Schneider, a cura di, 101 film horror, edizione italiana a cura di Roy Menarini, Atlante, Bologna, 2010

Steven Jay Schneider, a cura di, 101 film di fantascienza, edizione italiana a cura di Roy Menarini, Atlante, Bologna, 2010

Steven Jay Schneider, a cura di, 101 film gangster, edizione italiana a cura di Roy Menarini, Atlante, Bologna, 2010

Steven Jay Schneider, a cura di, 101 film di guerra, edizione italiana a cura di Roy Menarini, Atlante, Bologna, 2010

Steven Jay Schneider, a cura di, 101 film di culto, edizione italiana a cura di Roy Menarini, Atlante, Bologna, 2011

Steven Jay Schneider, a cura di, 101 film d’azione, edizione italiana a cura di Roy Menarini, Atlante, Bologna, 2011

Il grande cinema italiano, Atlante, Bologna, 2012

Insegnare il cinema nelle scuole (e non solo)

Nelle giornate di venerdì 27 e sabato 28 settembre si è tenuto, presso la Cittadella dei Musei di Cagliari, il convegno Il ruolo dell’Università nella formazione al cinema e agli audiovisivi, una preziosa occasione di confronto e dialogo per riflettere sulle tante realtà nazionali e sulle prospettive nel settore della formazione in ambito accademico e scolastico. Al convegno, organizzato dalla Consulta Universitaria del Cinema in collaborazione con l’Università degli Studi di Cagliari, oltre al sottoscritto, hanno partecipato professori, ricercatori e studiosi provenienti da diversi atenei italiani (Milano, Torino, Udine, Padova, Bologna, Parma, Roma, Napoli, Salerno, Sassari, Cagliari), che si sono confrontati sulle problematiche e le sfide poste dalla didattica del cinema e dell’audiovisivo a partire dalle proprie esperienze personali e dall’analisi dei singoli studi di caso. Si è trattato di un’occasione particolarmente riuscita. Ne riparleremo.

Il curriculum di roy menarini

 
ISTRUZIONE
Laurea in Lettere ind. Moderno, nel 1995, presso l’Università degli Studi di Bologna con una tesi dal titolo La critica cinematografica sui quotidiani italiani 1977-1995 (110/110 con lode; relatore Prof. Antonio Costa, co-relatore Prof.ssa Maria Luisa Altieri Biagi).   Dottorato di ricerca, maggio 2002, in Discipline dello Spettacolo, Università di Bologna, XIII ciclo (1998-2001), con una tesi dal titolo: La parodia nel cinema italiano. Gli anni Sessanta.       CARRIERA ACCADEMICA Nel 2003 consegue l’idoneità di Professore Associato (II fascia) presso l’Università di Udine (concorso: 3-4 settembre 2003, approvazione atti: 10 ottobre 2003, chiamata di facoltà: 29 ottobre 2003, presa di servizio 26 gennaio 2005. Conferma a professore associato a decorrere dal 27 gennaio 2008).   Il 15 ottobre 2013 prende servizio, dopo un processo di valutazione comparativa organizzato dall’Università di Bologna, presso la sede di Rimini dell’Alma Mater Studiorum.   Il 23 gennaio 2014 consegue l’Abilitazione Scientifica Nazionale alla I Fascia.   Dal 1 ottobre 2015 è Coordinatore del Corso di Studi Magistrale Fashion and Culture Management presso il Dipartimento di Scienze per la Qualità della Vita, Università di Bologna, sede di Rimini; rieletto e confermato dal 1 ottobre 2018.   Il 1 ottobre 2019 viene chiamato come Professore Ordinario dall’Università di Bologna.   

CURRICULUM  DIDATTICO

Nell’a.a. 2001/2002 è professore a contratto del corso di Storia delle teoriche del cinema e Semiologia del Cinema e degli Audiovisivi presso l’Università di Bologna, Dams, Indirizzo Cinema.

Nell’a.a. 2002/2003 è professore a contratto presso l’Università di Bologna, Dams, Indirizzo Cinema (Storia e metodologia della critica e Storia del cinema italiano) e presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, nel Corso di Laurea Linguaggi e Media, Teoria e tecnica del linguaggio audiovisivo.

Dall’a.a. 2003/2004 svolge attività didattica al Dams di Gorizia, Università di Udine, nella quale è strutturato come Professore Associato, insegnando, nel corso degli anni,

a contratto:

AA 2003/04

Storia e critica del cinema (50 ore) e Cinema europeo (50 ore), L-ART/06 c/o CL DAMS cl 23

AA 2003/04

Storia e critica del cinema (40 ore) L-ART/06 c/o CL DAMS cl 23

a carico didattico:

AA 2005/06

Storia e critica del cinema L-ART/06 c/o CL DAMS cl 23 40 ORE 9 CFU

Cinema europeo L-ART/06 c/o CL DAMS cl 23 30 ORE 3 CFU

Laboratorio di critica cinematografica L-ART/06 c/o CL DAMS cl 23 30 ORE 3 CFU

AA 2006/07

Storia e critica del cinema L-ART/06 c/o CL DAMS cl 23 60 ORE 9 CFU

Cinema europeo L-ART/06 c/o CL DAMS cl 23 30 ORE 3 CFU

Laboratorio di critica cinematografica L-ART/06 c/o CL DAMS cl 23 30 ORE 3 CFU

AA 2007/08

Storia e critica del cinema L-ART/06 c/o CL DAMS cl 23 60 ORE 9 CFU

Cinema europeo L-ART/06 c/o CL DAMS cl 23 30 ORE 3 CFU

Laboratorio di critica cinematografica L-ART/06 c/o CL DAMS cl 23 30 ORE 3 CFU

AA 2008/09

Storia e critica del cinema L-ART/06 c/o CL DAMS L-3 60 ORE 9 CFU

Laboratorio di critica cinematografica L-ART/06 c/o CL DAMS cl 23 30 ORE 3 CFU

AA 2009/10

Storia e critica del cinema L-ART/06 c/o CL DAMS L-3 60 ORE 9 CFU

Laboratorio di critica cinematografica L-ART/06 c/o CL DAMS cl 23 20 ORE 3 CFU

AA 2010/11

Storia e critica del cinema L-ART/06 c/o CL DAMS L-3 60 ORE 9 CFU

Critica e giornalismo cinematografico L-ART/06 c/o CL DAMS L-3 60 ORE 9 CFU

Caratteri del cinema italiano L-ART/06 c/o LMG in Discipline della Musica, dello Spettacolo e del Cinema – percorso Cinema 20 ORE 3 CFU

AA 2011/12

Storia e critica del cinema L-ART/06 c/o CL DAMS L-3 60 ORE 9 CFU

Critica e giornalismo cinematografico L-ART/06 c/o CL DAMS L-3 60 ORE 9 CFU

AA 2012/13

Storia e critica del cinema L-ART/06 c/o CL DAMS L-3 60 ORE 9 CFU

Critica e giornalismo cinematografico L-ART/06 c/o CL DAMS L-3 60 ORE 9 CFU

AA 2013/2014

Critica e giornalismo cinematografico L-ART/06 c/o CL DAMS L-3 60 ORE 9 CFU

Dal 15 ottobre 2013 si trasferisce all’Università di Bologna – Alma Mater Studiorum, corso di Culture e Tecniche della Moda (LT), e di Moda (LM), presso la sede di Rimini, dove insegna, a carico didattico

AA 2013/2014

Cinema e Industria Culturale L-ART/06 c/o CL CULTURE E TECNICHE DELLA MODA 60 ORE 12 CFU

Moda e Iconografia del Cinema L-ART/06 c/o LMG MODA 60 ORE 12 CFU

AA 2014/15 fino al AA 2018/2019

Cinema e Industria Culturale L-ART/06 c/o CL CULTURE E TECNICHE DELLA MODA 60 ORE 12 CFU

Fashion and Film Iconography L-ART/06 c/o LM FASHION AND CULTURE MANAGEMENT 60 ORE 12 CFU (CORSO INTEGRALMENTE IMPARTITO IN LINGUA INGLESE)

AA 2019/2020

Cinema e Industria Culturale L-ART/06 c/o CL CULTURE E TECNICHE DELLA MODA 60 ORE 12 CFU

Fashion and Film Iconography L-ART/06 c/o LM FASHION STUDIES 30 ORE 12 CFU (CORSO INTEGRALMENTE IMPARTITO IN LINGUA INGLESE)

Storia della serialità L-ART/06 c/o LM CITEM 30 ORE 12 CFU

All’interno delle attività di formazione superiore presso il Dams di Gorizia, Università di Udine, ha organizzato seminari dottorali, in cui ha impartito due cicli di lezioni per ogni anno accademico, compreso il presente (2012/2013).

Negli anni accademici svolti presso il Dams di Gorizia, Università di Udine, ha funto da relatore per non meno di 30 tesi triennali all’anno e circa 3-4 all’anno per tesi magistrali

Nell’a.a. 2008/2009 ha insegnato, in qualità di professore supplente, all’Università di Bologna, Laurea Magistrale in Cinema, Televisione e Produzione Multimediale, il corso Cinema e studi culturali (40 ore).

MASTER UNIVERSITARI

Nell’a.a. 2004/2005 entra a far parte del Consiglio del “Master in Economia, Gestione e Organizzazione di Eventi dello Spettacolo”, Università degli Studi di Udine, sede di Lignano Sabbiadoro e Gorizia. Dall’a.a. 2005/2006, ne è DIRETTORE fino alla cessazione delle attività nell’a.a. 2007/2008.

Nell’a.a. 2005/2006 entra a far parte del Consiglio del “Master in Scritture per il Cinema”, Università degli Studi di Udine, sede di Gorizia. Dal 2008/2009, ne è, inoltre, CON-DIRETTORE, fino alla cessazione delle attività nell’a.a. 2009/2010.

Nell’a.a. 2019/2020 entra a far parte del Comitato Scientifico del “Master di I livello per Professionisti del Linguaggio Cinematografico” dell’Università di Urbino.

ATTIVITA’ DOTTORALI

1) Appartenenza a collegi dottorali:

Nel 2005 entra nel Collegio Docenti del Dottorato Internazionale in Teoria, Tecnica del Restauro del Cinema, della Musica e dell’Audiovisivo dell’Università di Udine.

Dall’a.a. 2013/2014 è nel collegio docenti del Dottorato di Storia dell’Arte e Studi Audiovisivi dell’Università di Udine, fino al 2015, quando ha cessato di farne parte.

Nel 2017 entra nel Collegio Docenti del Dottorato Scienza e Cultura del Benessere e degli Stili di Vita, Dipartimento di Scienze per la Qualità della Vita, Università di Bologna.

2) Commissario dottorale:

giugno 2006, nominato quale membro esterno per il collegio di dottorato Universidad Carlos III, Madrid, in collaborazione con la prof.ssa Valeria Camporesi, dottorato di ricerca in Periodismo y Comunicación Audiovisual

giugno 2013, nominato quale membro esterno per la commissione giudicante le tesi dottorale del dr.ssa Marta Martina “Nothing never ends. Il concetto di fine negli universi seriali” e dr. Niccolò Gallio, “Framing Death. La morte in diretta tra cinema e media digitali”, Università di Bologna – Dottorato di Ricerca in Studi Teatrali e Cinematografici ciclo XXV, esame espletando (al momento in cui scrivo) il 10 giugno 2013.

3) Tutor di tesi dottorali:

Sara Martin, ” La storia architettonica di Cinecittà “, Dottorato Internazionale in Teoria, Tecnica del Restauro del Cinema, della Musica e dell’Audiovisivo dell’Università di Udine, XXII ciclo.

Ludovica Fales, “La primavera araba tra social networks e crossmedia documentaries”, Dottorato Internazionale in Teoria, Tecnica del Restauro del Cinema, della Musica e dell’Audiovisivo dell’Università di Udine, 2012-2014, ciclo XXVI.

Alberto Beltrame, “La politique des auteurs fuori dai Cahiers: ricezione e costruzione dell’autore nelle riviste minori francesi degli anni cinquanta”, Dottorato Internazionale in Teoria, Tecnica del Restauro del Cinema, della Musica e dell’Audiovisivo dell’Università di Udine, 2013-2015.

Ha inoltre tenuto lezioni dottorali presso numerosi Atenei, e in particolare Università Cattolica del Sacro Cuore, Milano; Università di Bologna; Università degli Studi di Torino.

CURRICULUM SCIENTIFICO

È stato redattore delle riviste scientifiche Fotogenia (1997-2000), Immagine (1999-2002), Close-Up – Storie della Visione (2008-2011)

È redattore (dal 2004) della rivista Segnocinema, collocata in fascia B dall’Anvur nel settore 10/C1

È Direttore, dal n. 8 del 2004, della rivista Cinergie – Il cinema e le altre arti. Dal 2012 dirige la nuova serie collocata in fascia B dall’Anvur nel settore 10/C1, dotandosi di procedimento di valutazione peer review a doppio cieco. Dal 2015 la rivista è stata classificata in fascia A dall’Anvur, per il settore L-Art/06

Dal 2002 al 2008 dirige, con Guglielmo Pescatore, la collana “Cinema” per la Casa Editrice Hybris-Airplane, dedicata a saggi di stampo comunicativo, semiotico e metodologico intorno alla storia e alla teoria dei film.

Dirige dal 2002 al 2009 la collana “Light” per la casa editrice Falsopiano, dedicata allo studio critico di circoscritti fenomeni cinematografici e alla pubblicazione di giovani critici.

Dal 2012 dirige la collana editoriale “Cinergie Libri” per la casa editrice Mimesis, con comitato scientifico internazionale.

Dal 2012 siede nel comitato scientifico della collana “Cinema” per la casa editrice Mimesis.

Dal 2012 siede nell’Editorial Board, in qualità di Supervising Editor, della rivista scientifica Game – Italian Journal of Game Studies.

Dal 2013 siede nel comitato scientifico della rivista cinematografica Bianco e nero, collocata in fascia A dall’Anvur nel settore 10/C1, fino al 2016.

Dal 2013 siede nell’Advisory Board della rivista scientifica Screencity – International Academic Journal.

Dal 2014 è nel Comitato di Direzione della Collana “Culture, Moda e Società” di Pearson Editore – Bruno Mondadori

Dal 2015 è nel Comitato Scientifico della rivista L’Avventura – Italian Film and Media Studies Journal

Dal 2015 è nel Comitato Scientifico della rivista Zone Moda Journal

ESPERIENZE CURATORIALI E ORGANIZZATIVE

Dal 1996 collabora con svariate attività della Cineteca di Bologna. In particolare, nel 2012 cura il ciclo di tavole rotonde internazionali “Cinefilia Ritrovata” per il festival Il Cinema Ritrovato, XXVI edizione, Bologna, 23-30 giugno 2012, Cineteca di Bologna.

Dal 1999 al 2011 fa parte della giuria del Premio di Critica Cinematografica Adelio Ferrero (Alessandria).

Dal 2004 entra a far parte del comitato scientifico e organizzativo del Convegno Internazionale di Studi sul Cinema di Udine e della MAGIS – International Film School, divenuto dal 2008 evento unico con il nome di Film Forum. All’interno del Film Forum cura in particolare le sezioni:

Cinema italiano contemporaneo di ricerca (Zapruder Filmmakersgroup, Yuri Ancarani, Armin Linke, Gianluca e Massimiliano De Serio), 25-29 marzo 2012

Incontri con il cinema italiano contemporaneo (ZimmerFrei, Flatform, Paolo Gioli), 20-21 marzo 2013

Dal 2004 entra a far parte dell’organizzazione del Premio Amidei di Gorizia. Dal 2007 fa parte del Coordinamento artistico.

Nel corso degli anni ha curato diverse sezioni e retrospettive tra cui:

Le strane scritture – Romanzieri e poeti dietro la macchina da presa (20-29 luglio 2006)

Americana Off 2000-2006 (19-28 luglio 2007)

Italiana Off 2001-2008 (17-26 luglio 2008)

La luce della scrittura. Paul Schrader (16-25 luglio 2009)

Spazio Off. Nuovo documentario Italia (22-31 luglio 2010)

Italia 150. La scrittura migrante (14-23 luglio 2011)

Storie dell’altro cinema (19-28 luglio 2012)

Passato presente. Il cinema di Tonino De Bernardi (18-25 luglio 2013)

Dal 2009 al 2013 è stato Presidente della “Associazione Palazzo del Cinema – Hisa Filma – Gorizia”, costituita da Università di Udine, Provincia di Gorizia, Associazione Sergio Amidei, Transmedia, Kinoatelje, e della “Mediateca provinciale Ugo Casiraghi”.

Nel 2014, cura – insieme al collega Claudio Bisoni – il convegno Critica 2.0 – Industria culturale, consumi, forme di influenza, Dipartimento delle Arti Visive, Performative, Mediali, in collaborazione con Cimes, Università di Bologna, 18-19 febbraio 2014.

Nel 2014, comincia a curare – insieme alla collega Antonella Mascio – il convegno annuale Media Mutations Rimini.

Il primo appuntamento è stato dedicato a Oggetti e stili di vita: nuovi trend nella serialità televisiva, Rimini, Dipartimento di Scienze per la Qualità della Vita, sede Valgimigli, 9 maggio 2014.

Il secondo, INFINITI MONDI POSSIBILI: supereroi e cosplayer fra moda e immaginario visuale contemporaneo, Rimini, Dipartimento di Scienze per la Qualità della Vita, sede Valgimigli, 6 maggio 2015.

Il terzo, Serialità e Celebrity, Rimini, Dipartimento di Scienze per la Qualità della Vita, sede Valgimigli, 11 maggio 2016

Nel 2017, cura la direzione della prima edizione del Convegno Internazionale “ZoneModaConference 2017”, insieme a Antonella Mascio, Simona Segre Reinach, Ines Tolic, Rimini, Dipartimento di Scienze per la Qualità della Vita, sede Valgimigli, 3-5 maggio 2017.

 

 

COMUNICAZIONI A CONVEGNO E CONFERENZE

“Comico/Burlesque: Polidor” (con Giacomo Manzoli), Convegno: A nuova luce. Il cinema muto italiano (Workshop Internazionale), Dipartimento di Musica e Spettacolo, Università di Bologna, Bologna, 26-29 giugno 1997

“Rapina a mano armata”, Convegno: Kubrick e le sue fonti, Dipartimento di Musica e Spettacolo, Università di Bologna, 26-28 marzo 1998

“Faces off: le fisiognomiche incerte del cinema contemporaneo”, Convegno: The Body Vanishes: la crisi dell’identità e del soggetto nel cinema americano contemporaneo, Dipartimento di Lingue e Letterature Straniere di Bologna, Bologna, 13 e 14 novembre 1998

“Spazio 1999. Esiste già una postmodernità cinematografica?”, Convegno: Postmoderno?, Istituto Gramsci del Friuli-Venezia Giulia/ La Cappella Underground e Dipartimento di Italianistica Linguistica Comunicazione e Spettacolo, Università di Trieste, presso Auditorium del Civico Museo Revoltella, Trieste 28 e 29 novembre 1998

“L’impiegato nel cinema italiano”, Convegno: L’impiegato allo specchio. Immagini del lavoro pubblico in Italia, Dipartimento di Musica e Spettacolo, Bologna, 16 ottobre 2000

“Altri mondi. Temi e rappresentazioni del virtuale nel cinema contemporaneo”, Convegno: Science + Fiction. La fantascienza tra antiche visioni e nuove tecnologie, Regione Friuli-Venezia Giulia/ Università degli Studi di Trieste, presso Aula Magna della S.S.L.M.I.T., Trieste, 11-15 dicembre 2000

“Lo spazio-cervello: rappresentazione e simbologia cerebrale tra fantascienza classica, moderna e postmoderna”, Convegno: Spazio – Science plus Fiction 01, Festival della Fantascienza di Trieste, Aula Magna della S.S.L.M.I.T., Trieste, 24-26 settembre 2001

“Intermedialità e forme di genere nel cinema popolare italiano tra gli anni ’50 e i primi ’60” (con G. Pescatore), Convegno: La modernità nel cinema italiano, C.U.C. – Scuola Nazionale di Cinema, Cinecittà, Roma 14-15 dicembre 2001

“Il sosia ridicolo: lo spettatore e la parodia cinematografica”, Convegno: I film e i suoi multipli – Film and Its Multiples, IX Convegno Internazionale di Studi sul Cinema, Sala Convegni, Palazzo Antonini, Udine 20-23 marzo 2002

“I fragili limiti del set: il caso Giorno più lungo/Giorno più corto”, Convegno: Limina – Le soglie del film, X Convegno Internazionale di Studi sul Cinema, Sala Convegni, Palazzo Antonini, Udine 17-20 marzo 2003

“Per una lettura intertestuale del cinema di Bellocchio”, Convegno Il cinema di Marco Bellocchio, Facoltà di Conservazione dei Beni Culturali, Università di Bologna, sede di Ravenna, Ravenna, 7 novembre 2003

“Il teatro degli avvenimenti: la scena melodrammatica nel cinema italiano di genere”, Convegno Imitazioni della vita – Il melodramma cinematografico, Dipartimento di Musica e Spettacolo, Università di Bologna, Auditorium Manifattura delle Arti, 6-8 dicembre 2003.

“La costruzione del nemico nel racconto cinematografico americano”, Convegno L’immagine del nemico – Rappresentazioni, modelli culturali e influenze dei media comunicativi nel Novecento, Centro Studi sulla storia della propaganda (IGER) e Dipartimento di Discipline Storiche dell’Università di Bologna, Aula Prodi, Bologna, 18 dicembre 2003.

“Per un gotico padano: gli horror di Pupi Avati”, Convegno Un regista emiliano-romagnolo: Pupi Avati, Comune di Ravenna, Regione Emilia Romagna, Ravenna, 6 novembre 2004.

“La citazione”, Convegno Il lavoro sul film (II) – L’intertestualità. Lemmi e frammenti di analisi, Università degli Studi di Torino, Aula Magna Rettorato, Torino 2/3 dicembre 2004.

“Pondus animi. Il viaggio nel cinema italiano contemporaneo”, Viaggi e viaggiatori. Storie di itinerari e di identità culturali, Università degli Studi di Udine, Dipartimento di Storia e Tutela dei Beni Culturali, Palazzo Caselli, Udine, 10 novembre 2006.

“Le soglie del fantastico tra Lynch e Cronenberg”, Il Fantastico. Ricordi, sogni, visioni nei diversi linguaggi artistici, Sala Stabat Mater, Archiginnasio, Bologna, 29 aprile 2008.

“L’elaborazione del canone 2.0”, Convegno di Studi Corto Circuito – Il cinema contemporaneo nella rete, Università degli Studi di Bologna/Centro La Soffitta, Laboratori DMS, Bologna 25-26 maggio 2009.

“La resistenza del medium. Cinema e film come luogo contemporaneo di conservazione della testualità”, Convegno di Studi Il lavoro sul film V. Post-testualità. Percorsi tra cinema e media, Università degli Studi di Torino, Palazzo Nuovo, Torino, 2-3 dicembre 2009.

“Il caso Avatar. Popolare, politico, nuovo: strategie di estetizzazione tra new tech e old medium”, Convegno Internazionale di Studi Media Mutations. Le frontiere del “popolare” tra vecchi e nuovi media, Università di Bologna, Dipartimento di Musica e Spettacolo, Bologna, 24-25 maggio 2010.

“La mente che cancella: oblio e persistenza nel cinema contemporaneo”, IV Seminario Internazionale su Memoria e Mass Media, Le sponde della memoria. Il ruolo dell’oblio nel panorama mediale contemporaneo, Museo Storico del Trentino/Università degli Studi di Trento, Trento, 16 novembre 2011.

“Parodie di Marilyn. La provincializzazione del mito Monroe tra cinema e televisione in Italia”,Convegno Internazionale di Studi Miti d’oggi. L’immagine di Marilyn, Università degli Studi di Torino, Auditorium Quazza, 21 novembre 2012.

“Do It Yourself! La critica oltre i critici”, Convegno di Studi Critica della critica, Università di Bologna, Dipartimento delle Arti, Bologna, 1 febbraio 2013.

“From Cinephilia to Mediaphilia – The special relationship between film culture and landscape”, Convegno Internazionale di Studi Media Mutations 5, Università di Bologna, Bologna, 21-22 maggio 2013.

“Adattamenti multipli tra film e graphic novel all’italiana: il cinema di Gipi”, Convegno Internazionale di Studi Bande è part – Graphic Novel, fumetto e letteratura, Università degli Studi di Bologna, Dipartimento di Filologia Classica e Italianistica, 7-8 maggio 2015.

“Forme di cinefilia 2.0 e partecipazione degli utenti: trasformazioni e piattaforme”, Convegno Streaming media e cultura on demand, Università Ca’ Foscari, Venezia, Dipartimento di Filosofia e Beni Culturali, 6-7 giugno 2016.

“Italiano/internazionale: Paolo Sorrentino e il caso The Young Pope, ricezioni critiche a confronto”, Convegno Innovations and Tensions. Italian Cinema and Media in a Global World, by Journal of Italian Cinema and Media Studies, The American University of Rome, Roma, 9-10 giugno 2017.

“La critica web e il blockbuster: gusti di un futuro passato”, Convegno Il pensiero critico italiano. Scrivere di cinema dal dopoguerra al web, Università di Parma, 4-6 giugno 2018.

“La pedagogia della cinefilia: il festival, la proiezione all’aperto e la vocazione popolare”, IX Congresso AISU, La città globale – La condizione urbana come fenomeno pervasivo, Università di Bologna, 11-14 settembre 2019

“Formazione del pubblico: il caso Emilia Romagna”, Convegno Il ruolo dell’Università per la formazione al cinema e all’audiovisivo, Università di Cagliari, 27-28 settembre 2019

ELENCO GENERALE DELLE PUBBLICAZIONI

MONOGRAFIE

James Cameron, Le Mani, Recco-Genova, 1998

Il cinema di guerra americano 1968-1999 (con Giaime Alonge e Massimo Moretti), Le Mani, Recco-Genova, 1999. In particolare i capitoli: “Lontano dal Vietnam. Il cinema dei reduci”, pp.36-48; “Non è più tempo di eroi, è ancora tempo di eroi. Il cinema della Seconda Guerra Mondiale”, pp.67-88; “Civiltà in guerra. Il cinema bellico fantascientifico”, pp.134-153; “Bagatelle per un massacro. La commedia della guerra: cinema comico e brillante”, pp.168-179; “Signorsì signore. Ufficiali, gentiluomini, addestramenti”, pp. 191-201.

Il cinema degli alieni, Falsopiano, Alessandria, 1999

Ridley Scott. Blade Runner, Lindau, Torino, 2000 (seconda edizione riveduta e ampliata 2007)

Studiare il film. Alcune analisi del cinema di Nanni Moretti, Edizioni del Battello Ebbro, Bologna, 2001.

Visibilità e catastrofi. Saggi di storia, teoria e critica della fantascienza, Edizioni della Battaglia, Palermo, 2001

Stanley Kubrick. Full Metal Jacket (con Claudio Bisoni), Lindau, Torino, 2002

Il cinema di David Lynch, Falsopiano, Alessandria, 2002

La parodia nel cinema italiano. Intertestualità, parodia e comico nel cinema italiano, Airplane, Bologna, 2002

William Friedkin, Il Castoro, Milano, 2003

La strana copia. Studi sull’intertestualità e la parodia nel cinema, Campanotto Editore, Pasian di Prato, 2004

Il cinema europeo, con Mariapia Comand, Laterza, Roma-Bari, 2006

Autori del reale, Campanotto Editore, Pasian di Prato, 2007

Nanni Moretti. Bianca, Lindau, Torino, 2007

Il cinema dopo il cinema – Dieci idee sul cinema americano 2001-2010, Le Mani, Recco-Genova, 2010, ISBN 978-88-8012-532-7.

Il cinema dopo il cinema – Dieci idee sul cinema italiano  2001-2010, Le Mani, Recco-Genova, 2010, ISBN: 978-88-8012-533-4

Cinema e fantascienza, Archetipo Libri/Clueb, Bologna, 2012, ISBN 978-88-6633-040-0

Il corpo nel cinema. Storie, simboli e immaginari, Pearson/Bruno Mondadori, Milano, 2015, ISBN 978-88-6518-985-6

Il discorso e lo sguardo. Forme della critica e pratiche della cinefilia,Diabasis, Parma, 2018, ISBN 9788881039036

CURATELE

Il cinema ritrovato 1998. Catalogo della mostra, con Gian Luca Farinelli, Giacomo Manzoli, Nicola Mazzanti, Cineteca di Bologna, Bologna, 1998.

Hollywood 2000 – Panorama del cinema contemporaneo americano, a cura di, con Leonardo Gandini, 2 voll., Le Mani, Recco-Genova, 2001. All’interno del volume Temi e generi – Vol. I; “Fantascienza”, pp. 54-64. All’interno del volume Gli autori – Vol. II: “William Friedkin”, 161-169; “Paul Verhoeven”, 309-316; “Robert Zemeckis”, 324-330.

L’eccesso della visione. Il cinema di Dario Argento, a cura di, con Giulia Carluccio e Giacomo Manzoli, Lindau, Torino 2003. All’interno del volume: “Dario Argento dal thriller all’horror tra modernità, postmodernità e manierismo”, pp. 29-38.

Il cinema secondo Cosulich, a cura di, Transmedia s.p.a./Premio Amidei, Gorizia 2005. All’interno del volume: “Critica e discernimento. Nota sulle recensioni di Callisto Cosulich: materiali per una mappa antologica”, pp. 289-304.

Dentro la critica, a cura di, con Alice Autelitano, Transmedia, Gorizia, 2007.

Le età del cinema/The Ages of Cinema, a cura di, con E. Biasin e F. Zecca, Forum, Udine, 2008.

Italiana Off. Pratiche e poetiche del cinema italiano periferico, a cura di, Associazione Sergio Amidei/Transmedia, Gorizia, 2008, ISBN: 978-88-901-429-49. All’interno del volume: “Italiana Off: campi, perlustrazioni, perimetri”, pp. 13-17; “Intervista a Pietro Reggiani”, pp. 48-50; “Intervista a Simone Scafidi”, pp. 66-69; “Davanti alle quinte del cinema. Tre donne morali”, pp. 170-172; “Anime solitarie tra le metropoli. Cover-boy – L’ultima rivoluzione”, pp. 173-175.

La luce della scrittura. Paul Schrader critico, sceneggiatore, regista, a cura di, Associazione Sergio Amidei/Transmedia, Gorizia, 2009, ISBN: 978-88-901-429-94.

Le nuove forme della cultura cinematografica. Critica e cinefilia all’epoca del web, Mimesis, Milano-Udine 2012, ISBN 978-88-5750-900-6

Cinema senza fine. Un viaggio cinefilo attraverso 25 film, Mimesis, Milano-Udine, 2014, ISBN 978-88-575-215-27

Fashion, Culture and Society’s Notebooks 2016, Bruno Mondadori/Pearson, Milano, 2016, ISBN 9788867741731

The Size Effect. A Journey into Design, Fashion and Media, con A. Mascio, S. Segre Reinach, I. Tolic, Mimesis International, Milano-Udine, 2018, ISBN 9788869771743

PUBBLICAZIONI DIVULGATIVE

Fantascienza in cento film (con Andrea Meneghelli), Le Mani, Recco-Genova, 2000. In particolare pp.130-260.

Steven Jay Schneider, a cura di, 101 film horror, edizione italiana a cura di Roy Menarini, Atlante, Bologna, 2010

Steven Jay Schneider, a cura di, 101 film di fantascienza, edizione italiana a cura di Roy Menarini, Atlante, Bologna, 2010

Steven Jay Schneider, a cura di, 101 film gangster, edizione italiana a cura di Roy Menarini, Atlante, Bologna, 2010

Steven Jay Schneider, a cura di, 101 film di guerra, edizione italiana a cura di Roy Menarini, Atlante, Bologna, 2010

Steven Jay Schneider, a cura di, 101 film di culto, edizione italiana a cura di Roy Menarini, Atlante, Bologna, 2011

Steven Jay Schneider, a cura di, 101 film d’azione, edizione italiana a cura di Roy Menarini, Atlante, Bologna, 2011

Il grande cinema italiano, Atlante, Bologna, 2012

NUMERI MONOGRAFICI SU RIVISTA

Forme della politica nel cinema italiano contemporaneo, “Close-Up – Storia della visione”, a cura di, con G. Spagnoletti, n. 23, dicembre 2007-marzo 2008 (all’interno il saggio “Il cinema politico in Italia dalla fine della prima repubblica al voto post-ideologico”, pp. 9-17).

 

SAGGI E CAPITOLI IN VOLUME

“Una mano alla democrazia con la nostra macchina da presa”, in Guido Michelone, Giorgio Simonelli, a cura di, Visioni moltiplicate. Immagini culturali di “Riso amaro”, Edizioni Mercurio, Vercelli, 1996, pp.175-180

“Di Tarkovskij e di altri grandi. Intervista a Tonino Guerra”, in Renzo Renzi, a cura di, Tovarisc Kino. C’era una volta il cinema sovietico, Transeuropa, Ancona, 1996, pp.49-54

“Pinocchio, Silent Comedian”, (con Giacomo Manzoli), in Michele Canosa, Antonio Costa, a cura di, A nuova luce/ Cinema muto italiano, Fotogenia, nn.4/5, 1997/1998, pp.381-386

“La luce oltre lo schermo”, in Danilo Arona, Wes Craven. Il buio oltre la siepe, Falsopiano, Alessandria, 1999, pp.215-248

“Non c’è due senza tre. Smontare e reinventare la realtà”, in Garage – Cinema, autori, visioni. Brian De Palma, n.15, 1999, pp. 27-34, ISBN 8839561978

“Spazio 1999”, in Giuseppe Petroni, Massimiliano Spanu, a cura di, Postmoderno?, Gamberetti Editore, Roma, 1999, pp.169-178

“Gli attori italiani degli anni ‘90”, in Gaetana Marrone, a cura di, Annali di Italianistica. New Landscapes in Contemporary Italian Cinema, University of North Carolina, 1999, pp.217-230

“Faces Off. Le fisiognomiche incerte del cinema contemporaneo americano”, in Franco La Polla, a cura di, The Body Vanishes, Lindau, Torino, 2000, pp.83-88

“La quotidianità del fascino. Le dive nell’epoca contemporanea”, in Gian Luca Farinelli, Jean-Loup Passek, a cura di, Star al femminile/Star au fémenin, Transeuropa/Cineteca, Ancona-Bologna, 2000, pp.199-209

“Tra la Via Emilia e il Sud. Percorsi di cinema bolognese”, in Vito Zagarrio, a cura di, Il cinema della transizione. Scenari italiani degli anni Novanta, Marsilio, Venezia, 2000, pp.317-324

“I generi di profondità: avventure, mélo, farsa”, (con Giacomo Manzoli), in Giorgio De Vincenti, a cura di, Storia del cinema italiano. Volume X – 1960-1964, Marsilio/ Edizioni di Bianco & Nero, Roma, 2001. In particolare: “La farsa”, pp. 331-336.

“Les Stars à l’époque contemporaine”, in Gian Luca Farinelli, Jean-Loup Passek, a cura di, Stars au féminin, Centre Georges Pompidou, Paris, 2000, pp.219-228

“Anni Sessanta: conferenze con proiezioni”, in Stefano Masi, a cura di, Alessandro Blasetti, Comitato Alessandro Blasetti, Roma 2001, pp. 147-158

“Disney/Pixar: i film della rivoluzione digitale”, in Roberto Lasagna, Walt Disney e il cinema, Falsopiano, Alessandria, 2001, pp. 426-436

“Altri mondi. Temi e rappresentazione del virtuale nel cinema di fantascienza contemporaneo”, in Massimiliano Spanu (a cura di), Science plus Fiction, Lindau, Torino, 2001, pp. 151-156

“Cane mangia cane. Appunti sul cinema feroce di Edward Bunker”, in Catalogo Noir in Festival 2001, Roma 2001, pp. 50-52

“Il fenomeno delle co-produzioni”, in Gianni Canova, a cura di, Storia del cinema italiano. Volume XI – 1965-1969, Marsilio/ Edizioni di Bianco & Nero, Roma, 2002, pp. 435-445

 “L’impiegato nel cinema italiano”, in Angelo Varni e Guido Melis, L’impiegato allo specchio, Rosenberg & Sellier, Torino 2002, pp. 77-82

“Lo spazio-cervello: rappresentazione e simbologia cerebrale tra fantascienza classica, moderna e postmoderna”, in Massimiliano Spanu, a cura di, Spazio, Lindau, Torino 2002,  pp. 75-84

“Il cinema popolare e i processi di definizione dello spettatore”, con G. Pescatore, in M. Fanchi, E. Mosconi, a cura di, Spettatori. Forme di consumo e pubblici del cinema in Italia 1930-1960, Edizioni Bianco&Nero, Roma 2002, pp. 172-188

“Gli episodi di Ettore Scola o la poetica del frammento”, in Zagarrio, V., a cura di, Trevico-Cinecittà. L’avventuroso viaggio di Ettore Scola, Marsilio, Venezia 2002, pp. 205-210

“La catastrofe come luogo di fantasia. Visibilità, tecnologia e rappresentazione storica fra Blade Runner e Titanic”, in P. Bertetti, C. Scolari, a cura di, Lo sguardo degli angeli. Intorno e oltre Blade Runner, Testo&Immagine, Torino, 2002, pp. 47-54, ISBN 88-8382-075-4

 “Il sosia ridicolo: lo spettatore e la parodia cinematografica”, in A. Antonini, a cura di, I film e i suoi multipli – Film and its multiples, Atti del IX Convegno Internazionale di Studi sul Cinema, Forum, Udine 2003, pp. 481-484

“Eroi ridicoli ai confini del mito. West and Soda e Vip, mio fratello superuomo tra generi e parodia”, in Bendazzi, G., De Berti, R., a cura di, La fabbrica dell’animazione. Bruno Bozzetto nell’industria culturale italiana, Quaderni Fondazione Cineteca Italiana/ Il Castoro, Milano 2003, pp. 31-39.

“Familiare/Alieno, in Michele Fadda, a cura di, Cose da un altro mondo. Percorsi nella fantascienza hollywoodiana anni ’50, Lab 80 Film/Bergamo Film Meeting, Bergamo, 2003, pp. 35-40.

“’Il posto segreto in cui tutte le voci vengono a morire’. John Sayles e il fantastico”, in R. Pisoni, G. Spagnoletti, a cura di, John Sayles e il cinema indipendente Usa, Lindau, Torino, 2003, pp. 135-138.

“Il fantasma della parodia. Fantômas, De Funès e gli anni Sessanta”, in M. Dall’Asta, a cura di, Fantômas. La vita plurale di un antieroe, Il Principe Costante, Pozzuolo del Friuli 2004, pp. 205-212.

“I fragili limiti del set: il caso Giorno più lungo/ Giorno più corto”, in V. Innocenti, V. Re, a cura di, Limina – Le soglie del film, Atti del X Convegno Internazionale di Studi sul Cinema, Forum, Udine 2004

“Per un cinema del reale. I film di Ken Loach tra forma e sostanza”, in A. Autelitano, a cura di, “Premio Amidei 2004. Catalogo”, Gorizia, 2004, pp. 11-26.

“David Lynch Drive. Il Mulholland-rompicapo nel paese del cinema”, in C. Bisoni, a cura di, Attraverso Mulholland Drive. In viaggio con David Lynch nel luogo di un mistero, Il Principe Costante, Pozzuolo del Friuli 2004, pp. 45-52.

“Scene da uno spazio mentale”, in M. Fadda, a cura di, Lo specchio scuro. Percorsi del noir hollywoodiano (1940-1960), Edizioni di Cineforum, Bergamo 2004.

“Per una lettura intertestuale del cinema di Bellocchio”, in A. Achilli e G. Casadio, Né padri né madri. Il cinema di Marco Bellocchio,Comune di Ravenna, Ravenna, 2004, pp.11-14.

 “Orson Welles e i generi cinematografici. Note sparse intorno a Welles, al noir e a Shakespeare”, in T. D’Angela, a cura di, Nelle terre di Orson Welles, Falsopiano, Alessandria 2005, pp. 111-116.

“L’isola che non c’è. Il cinema di Kim Ki-duk”, in Stagioni e passioni. Il cinema coreano tra passato e presente, Numero speciale di “Cineteca”, Cineteca del Comune di Bologna, aprile 2005, pp. 33-39.

“Piccolo e grande schermo: la tecnologia televisiva” (con Veronica Innocenti), in L. Gandini, a cura di, La meccanica dell’umano, Carocci, Roma 2005, pp. 99-119.

“Dall’economia di scala all’intertestualità di genere” (con Paolo Noto), in G. Manzoli, G. Pescatore, a cura di, L’arte del risparmio: stile e tecnologia, Carocci, Roma, 2005, pp. 19-30.

“Il sapore del cinema. Abbas Kiarostami e Ermanno Olmi nel segno di Rossellini”, in A. Autelitano, a cura di, “Premio Amidei 2005. Catalogo”, Gorizia, pp. 13-24.

“Intorno alla città delle donne e a quella del cinema”, in R. Calabretto, a cura di, Andrea Zanzotto. Tra musica, cinema e poesia, Forum, Udine, 2005, pp. 269-272.

“Il cinema in cima al mondo”, in Martin Scorsese. Il mio viaggio nel cinema documentario, Numero speciale di “Cineteca”, Cineteca del Comune di Bologna, Bologna, novembre 2005, pp. 19-24.

“Per un gotico padano. I film horror di Pupi Avati”, in Il grande incantatore. Il cinema di Pupi Avati, Atti del Convegno – Ravenna novembre 2005, Regione Emilia Romagna, 2005, pp. 17-20.

“Cinema italiano di imitazione. Generi e sottogeneri”, (con Giacomo Manzoli), in Vito Zagarrio, a cura di, Storia del cinema italiano. Volume XIII – 1977/1985, Marsilio/ Edizioni di Bianco & Nero, Roma, 2005, pp. 398-415.

“I ‘Pierini’”, in Vito Zagarrio, a cura di, Storia del cinema italiano. Volume XIII – 1977/1985, Marsilio/ Edizioni di Bianco & Nero, Roma, 2005, pp. 390-391.

F for Fake e la strana falsità del cinema”, in Giorgio Placereani e Luca Giuliani, a cura di, My Name is Orson Welles. Media, Forme, Linguaggi, Il Castoro, Milano, 2007, pp. 306-309.

Mariti in città, Mogli pericolose, Le sorprese dell’amore”, in Adriano Aprà, a cura di, Luigi Comencini. Il cinema e i film, Marsilio, Venezia, 2007, 143-146.

“Registi in Emilia-Romagna (1990-2006): narratori, osservatori, sognatori”, in Anna Di Martino e Davide Zanza, a cura di, L’Emilia-Romagna sul grande schermo, Regione Emilia-Romagna, Bologna, 2007, pp. 39-46.

“Il teatro degli avvenimenti. La scena melodrammatica nel cinema italiano di genere”, in S. Pesce, a cura di, Imitazioni della vita. Il melodramma cinematografico, Le mani, Recco/Genova, 2007, pp. 89-94.

“Daniele Luchetti. Foto di famiglia in un interno”, in L. Ceretto, A. Morsiani, a cura di, Declinazioni del vero. Il cinema di Davide Ferrario, Daniele Luchetti e Daniele Vicari, Edizioni di Cineforum/FICE Emilia Romagna/SNCC, Bergamo, 2007, pp. 34-36, ISBN 978-8889653340.

“Il ‘filmkezich’. Riflessioni sul metodo e sulla scrittura critica di Tullio Kezich”, in R. Costantini, F. Zecca, a cura di, Tullio Kezick, il mestiere della scrittura, Kaplan, Torino, 2008, pp. 49-58.

Cast Away”, in G. Canova, a cura di, Robert Zemeckis, Marsilio, Venezia, 2008, pp. 79-96.

“I vivi e i morti. Appunti sul cinema argentino contemporaneo”, in A. Morsiani, A. Morini, a cura di, Argentina Rodante. ‘Nuovo Cinema’ 2004-2008, Cineteca Speciale, Cineteca di Bologna, Bologna, 2008, pp. 7-10.

“Portare il certificato (di realtà)”, in S. Righetti, F. Galluzzi, A. Finelli, a cura di, La stanza rossa. Trasversalità artistiche e realtà virtuali negli anni Novanta, Costa & Nolan, Milano, 2008, pp. 119-125.

“Tutto l’orrore che c’è. Argento manierista”, in V. Zagarrio, a cura di, Argento vivo. Il cinema di Dario Argento tra genere e autorialità, Marsilio, Venezia, 2008, pp. 77-82.

“Limes – Le soglie del fantastico: David Lynch e David Cronenberg, figure dell’allucinazione”, in D. Marzola, a cura di, Visionaria. Il cinema fantastico tra ricordi, sogni e allucinazioni, Falsopiano, Alessandria, 2008,  pp. 143-151.

Zodiac – Archeologia del terrore”, in L. Gandini, A. Bellavita, a cura di, Ventuno per undici. Fare cinema dopo l’11 settembre, Le Mani, Recco/Genova, 2008, pp. 216-223.

“Die Farce”, in T. Koebner, I. Schenk (a cura di/ed./Hg.), Das Goldene Zeitalter des italienischen Films. Die 1960er Jahre, Edition Text+Kritik, München, 2008, pp. 392-401.

“Alberto Lattuada: letteratura ed erotismo”, in F. De Bernardinis, a cura di, Storia del cinema italiano. Volume XII – 1970/1976, Marsilio/Edizioni di Bianco & Nero, Roma/Venezia, 2008, pp. 93-100.

Kill Bill Voll. 1 e 2”, in V. Zagarrio, a cura di, Quentin Tarantino, Marsilio, Venezia, 2009, pp. 91-110, ISBN 978-88-317-9672

“Le leggi della montagna. Il bellunese a stelle e strisce”, in A. Faccioli, a cura di, Belluno e il cinema, Marsilio/Comune di Verona, Verona/Venezia, 2009, ISBN 978-88-317-9772, pp. 158-163.

Oh, Serafina!”, in A. Aprà, a cura di, Alberto Lattuada. Il cinema e i film, Marsilio, Venezia, 2009, ISBN 978-88-317-9777, pp. 265-268.

“Generi nascosti ed espliciti nel recente cinema italiano”, in R. Guerrini, G. Tagliani, F. Zucconi, a cura di, Lo spazio del reale nel cinema italiano contemporaneo, Le Mani, Recco/Genova, 2009, ISBN 978-88-8012-487-0, pp. 42-50.

“I viziosi e i viziati. Dipendenze, malinconie e suicidi in L’uomo dal braccio d’oro e Bonjour, Tristesse”, in G. Carluccio, a cura di, Otto Preminger regista. Generi, stile, storie, Kaplan, Torino, 2009, ISBN 978-88-89908-36-5, pp. 109-115.

“La citation moderne Vs la citation postmoderne: le travail du patrimoine. Godard/Tarantino, Pierrot le Fou/Kill Bill – Pas du sang, du rouge”, in Philippe Dubois, Lucia Ramos Monteiro, Alessandro Bordina, edited by, Oui, c’est du cinéma/Yes, It’s Cinema, Campanotto, Udine, 2009, ISBN 978-88-456-1087-5, pp. 152-156.

“Hellman e la politique dei generi cinematografici”, in M. Fadda, a cura di, American Stranger. Il cinema di Monte Hellman, Edizioni Cineteca di Bologna, Bologna, 2009, ISBN 978-88-895862248, pp. 29-35.

La Cosa di John Carpenter” in Enrico Lorenzo Cassini, a cura di, La superficie e l’abisso Percorsi culturali politici nel cinema americano degli anni Ottanta, Aracne Editore, Roma, 2010, ISBN: 978-88-548-3588-7, pp. 36-38.

Bastardi senza gloria. Historia magistra cinemae”, in Luca Malavasi, a cura di, Dieci film. Esercizi di lettura, Le Mani, Genova/Recco, 2010, ISBN 978-88-8012-561-7, pp. 77-83.

“Sex d’Essai. Fenomenologia della trasgressione nelle sequenze pornografiche del cinema d’autore”, in Enrico Biasin, Giovanna Maina, Federico Zecca, a cura di, Il porno espanso. Dal cinema ai nuovi media, Mimesis, Milano/Udine, 2011, ISBN 9788857504926, pp. 311-318.

“Il caso Avatar. Popolare, politico, nuovo: strategie di estetizzazione tra new tech e old medium”, MM2010. Le frontiere del “popolare” tra vecchi e nuovi media. A cura di Claudio Bisoni. Media Mutations. Convegno internazionale di studi sull’audiovisivo, a cura di Guglielmo Pescatore. Alma Mater Studiorum Università di Bologna. Dipartimento di Musica e Spettacolo. Sezione Cinema, www.mediamutations.org, ISSN: 2038-7954, pp. 1-6, 2011.

“Ritratto di italiano con paesaggio (sociale). Paolo Virzì e la rifondazione della commedia italiana”, in Federico Zecca, a cura di, Lo spettacolo del reale. Il cinema di Paolo Virzì, Felici Editore, Pisa, 2011, ISBN 978-88-6019-460-2, pp. 21-28.

“Le stanze del panico. Il mondo come complotto nel cinema di David Fincher”, in Roberto Donati e Marcello Gagliani Caputo, a cura di, The Fincher Network. Fenomenologia di David Fincher, Edizioni Bietti, Milano, 2011, ISBN 978-88-8248-241-1, pp. 43-49.

“Ridi, e il mondo riderà con te. Piangi, e piangerai da solo. Park e la trilogia della vendetta”, in S. Agusto, L. Ceretto, A. Gonzalez, A. Morsiani, a cura di, Sangue hi-tech. Il cinema di Park Chan-wook, Le Mani, Recco-Genova, 2011, ISBN 978-88-8012-597-6, pp. 23-28.

Invasion of the Body Snatchers (D. Siegel, 1956)”, in Leonardo Gandini, a cura di, Il cinema Americano attraverso i film, Carocci, Roma, 2011, ISBN 978-88-430-6096-2, pp. 93-105.

“Canone 2.0. Le classifiche dei film e le oscillazioni di gusto nel cinema contemporaneo all’epoca della rete”, in Michele Fadda (a cura di), Corto circuito. Il cinema nell’era della convergenza, Clueb – Archetipo libri, Bologna, 2011  ISBN 978-88-89891-90-2, pp. 143-155

La costruzione del canone. Cosulich al Giornale di Trieste”, in Elisa Grando, Massimiliano Spanu, a cura di, Il coraggio della cinefilia. Scrittura e impegno nell’opera di Callisto Cosulich, EUT, Trieste, 2012, ISBN 978-88-8303-363-6, pp. 34-39.

“Colloqui con Freud. Ironia e distanza del metodo Cronenberg”, in Luca Taddio, a cura di, David Cronenberg. Un metodo pericoloso, Mimesis, Udine/Milano, 2012, pp. 67-70, ISBN 978-88-8575-055-89

“Una galleria italiana: personaggi, ruoli, mestieri”, in Vito Zagarrio, a cura di, Nanni Moretti. Lo sguardo morale, Marsilio, Venezia, 2012, ISBN 978-88-317-12583, pp. 104-109

“La mente che cancella. Oblio e persistenza nel cinema contemporaneo”, in Leonardo Gandini, Daniela Cecchin, Matteo Gentilini, a cura di, Le sponde della memoria. Il ruolo dell’oblio nel panorama mediale contemporaneo, Fondazione Museo Storico del Trentino, Trento, 2012, ISBN 978-88-7197-156-8, pp. 25-31

“La regia”, in David Bruni, Antioco Floris, Francesco Pitassio, a cura di, A scuola di cinema. La formazione nelle professioni dell’audiovisivo, Forum, Udine, 2012, ISBN 978-88-8420-768-5, pp. 153-160

“Matteo Garrone cinefilo. Citazioni di genere”, in Serena Agusto, Alberto Morsiani, a cura di, Cronache dal sottosuolo. Il cinema di Matteo Garrone, Falsopiano, Alessandria, 2013, ISBN 8898137273, pp. 22-27

Django Unchained:Tarantino come American Director”, in Giulia Carluccio, a cura di, America oggi. Cinema, media, narrazioni del nuovo secolo, Kaplan, Torino, 2014, pp. 121-130, ISBN 978-88-89908-86-0

“Cinema contemplativo contemporaneo. L’idea di sguardo nel cinema d’autore radicale”, in L. Cardone, S. Lischi, a cura di, Sguardi differenti. Studi di cinema in onore di Lorenzo Cuccu, Edizioni ETS, Pisa, 2014, ISBN 978-884673976-6, pp. 233-239

Schermi profondi: lo spazio della narrazione tra cinema e televisione”, in Sara Martin, a cura di, La costruzione dell’immaginario seriale contemporaneo, Mimesis, Udine-Milano, 2014, ISBN 978-8857522937, pp. 19-24

“Strade violente. Tracce di Damiani nel cinema di oggi”, in C. Uva, a cura di, Damiano Damiani. Politica di un autore, Bulzoni, Roma 2014, ISBN 978-88-7870-964-5, pp. 115-122.

“La farsa” in G. Spagnoletti, A. V. Spera, Risate all’italiana. Il cinema di commedia dal secondo dopoguerra ad oggi, UniversItalia, Roma 2014, ISBN 978-88-6507-638-5, pp. 295-302.

“Le riviste cinematografiche”, in L. Quaresima, a cura di, Storia del cinema italiano. Volume IV – 1924-1933, Marsilio/ Edizioni di Bianco & Nero, Roma/Venezia 2014, ISBN 88-317-2113-4, pp. 509-519

“Il perturbante: da Philip K. Dick a Les Revenants”, in C. Chatrian, D. Persico, a cura di, Emmanuel Carrère. Tra cinema e letteratura, Bietti, Roma, 2015, ISBN 9788882483326, pp. 46-50

“Gamification della Film Culture tra critica web e esperienze online”, in F. Catolfi, F. Giordano, a cura di, L’immagine videoludica, Ipermedium Libri, S. Maria C.v (CE), 2015, ISBN 978-88-97647-19-5, pp. 99-105

“Il quasi-horror: le strategie di rinnovamento formale del cinema italiano nei film di Saverio Costanzo”, in A. Morsiani, S. Agusto, a cura di, Anime ferite – Il cinema di Saverio Costanzo, Falsopiano, Alessandria 2015, ISBN 978-8893040228, pp. 23-32

“Adattamenti multipli tra film e graphic novel all’italiana: il cinema e i media secondo Gipi”, in Sara Colaone, L. Quaquarelli, a cura di, Bande à part. Graphic Novel, fumetto e letteratura, Morellini Editore, Milano 2016, ISBN 978-88-6298-451-5, pp. 155-162

“Paratexts from Cinephilia to Mediaphilia. (through Ludification Culture)”, (con Lucia Tralli), in Sara Pesce, Paolo Noto (eds.), The Politics of Ephemeral Digital Media, Routledge, New York and London, 2016, ISBN 978-1-138-85792-6, pp. 138-151.

“Old is New: Notes about Carrie Fisher and Harrison Ford as Vintage Celebrities in Star Wars: The Force Awakens Reviews”, in Roy Menarini (ed.), Fashion, Culture and Society’s Notebooks 2016, Bruno Mondadori/Pearson, Milano, 2016, ISBN 9788867741731, pp. 249-260.

“Forme di cinefilia digitale e streaming: trasformazioni e slittamenti”, in Valentina Re (a cura di), Streaming Media. Distribuzione, circolazione, accesso, Mimesis, Milano-Udine, 2017, ISBN 9788857543147, pp. 179-188.

“Il viandante malinconico. Personaggi del Polesine nel cinema italiano”, in Alberto Barbera (a cura di), Cinema! Storie, protagonisti, paesaggi, Silvana Editoriale, Milano 2018, ISBN 9788836639496, pp. 138-145.

“Troppo veloce, troppo rumoroso, troppo semplice. La critica e i blockbuster”, in M. Guerra, S. Martin (a cura di), Atti critici in luogo pubblico. Scrivere di cinema, tv e media dal dopoguerra al web, Diabasis, Parma 2019, ISBN 978-88-930-2-928-9, pp. 53-64

“Brandizzazione e radicalismo estetico in Twin Peaks”, in N. Dusi, C. Bianchi (a cura di), David Lynch: Mondi intermediali, FrancoAngeli, Milano 2019, ISBN 978-88-917-8768-2, pp. 52-58

VOCI ENCICLOPEDICHE, DIZIONARIALI, LEMMI

“Schede” (con Giacomo Manzoli), in Sandro Toni e Paola Cristalli, a cura di, Dal cinema al cinema, Transeuropa, Ancona, 1997

“Schede” (con Giacomo Manzoli), a cura di, in Paola Cristalli e Sandro Toni, a cura di, Uno Uno Prima. Esordire al cinema, Transeuropa, Ancona, 1998

“La fotografia”, in Antonio Costa, Roy Menarini, “L’immagine del corpo nei nuovi media”, in A. Alippi (ed.), L’universo del corpo, Istituto della Enciclopedia Treccani, Roma, 1998, pp.119-123

“La televisione”, in Antonio Costa, Roy Menarini, in A. Alippi (ed.), “ L’immagine del corpo nei nuovi media ”, in L’universo del corpo, Istituto della Enciclopedia Treccani, Roma, 1998, pp.136-147

“Alieno” (pp. 201-206), “Baker, Roy Ward” (p. 395), “Brooks, James L.” (p. 594), “Cage, Nicolas” (p. 620), “Cameron, James” (pp. 632-633), in Enciclopedia del Cinema. I. A-Ch, Istituto della Enciclopedia Italiana, Roma, 2002.

“DeVito, Danny” (pp. 305-306), “DiCaprio, Leonardo” (p. 308), “Dillon, Matt” (pp. 326-327), “Dreyfuss, Richard” (pp. 402-403), “Duvall, Robert” (pp. 412-413), “Fairbanks, Douglas” (pp. 489-490), “Fairbanks, Douglas Jr.” (p. 490), “Falk, Peter” (p. 492), “Fantascienza” (pp.493-499), “Frankenheimer, John” (pp. 652-653), in Enciclopedia del Cinema. II. Ci-Gh, Istituto della Enciclopedia Italiana, Roma, 2003.

“Honda, Ishiro” (pp. 196-197), “Koscina, Sylva” (pp. 434-435), “Lucas, George” (pp. 592-594), “Macario, Erminio” (p. 609), “Mann, Anthony” (pp. 664-665), in Enciclopedia del Cinema. III. Gi-Man, Istituto della Enciclopedia Italiana, Roma, 2003.

“Matthau, Walter” (pp. 35-36), “Pakula, Alan J.” (pp. 358-359), “Pal, George” (pp. 359-360), “Parker, Alan” (pp. 374-375), “Puccini, Gianni” (pp. 550-551), “Rapper, Irving” (pp. 570-571), “Rascel, Renato” (pp. 572-573), in Enciclopedia del Cinema. IV. Ci-Gh, Istituto della Enciclopedia Italiana, Roma, 2004.

“All Quiet on the Western Front” (pp. 17-18), “The Asphalt Jungle” (pp. 38-39), “Blow-Up” (pp. 89-90), “Do the Right Thing” (pp. 201-202), “The Exorcist” (pp. 231-232), “Une Homme et une femme” (pp. 297-299), “Mad Max” (pp. 395-396), “Niagara” (pp. 456-458), “Picnic at Hanging Rock” (pp. 529-530), “Rebel Without a Cause” (pp. 567-568), “Titanic” (pp. 692-694), “The Wild Bunch” (pp. 753-755), “A Woman Under the Influence” (pp. 758-759), in Enciclopedia del Cinema. Dizionario Critico dei Film, Istituto della Enciclopedia Italiana, Roma, 2004

“Stone, Oliver” (pp. 97-98), “Ustinov, sir Peter” (p.287), “Verhoeven, Paul” (p. 316), in Enciclopedia del Cinema. V. Sic-Z, Istituto della Enciclopedia Italiana, Roma, 2004.

“Assayas, Olivier”, in G.P. Brunetta, a cura di, Dizionario dei registi del cinema mondiale. A-F., Einaudi, Torino, 2005 (pp. 85-86).

“Hopper, Dennis” (pp. 174-176), “Kasdan, Lawrence” (pp. 266-267), “Lee, Spike” (pp. 383-386), in G.P. Brunetta, a cura di, Dizionario dei registi del cinema mondiale. G-O., Einaudi, Torino, 2005

“Scott, Ridley” (pp. 308-310), “Stone, Oliver” (pp. 415-418), “Verhoeven, Paul” (pp. 553-554), “Wise, Robert” (pp. 645-647) in G.P. Brunetta, a cura di, Dizionario dei registi del cinema mondiale. P-Z., Einaudi, Torino, 2005.

“Citazione”, in G. Carluccio, F. Villa, a cura di, L’intertestualità: lezioni, lemmi, frammenti di analisi, Kaplan, Torino, 2006, pp. 151-157.

“Critica cinematografica”, in G. Canova, a cura di, Enciclopedia del cinema, Garzanti, Milano, 2009 (III edizione), ISBN 978-88-11-50528-0, pp. 302-304.

“La trama senza storia: il cinema contemporaneo italiano e il difficile rapporto con il presente”, in La Cultura Italiana, diretta da Luigi Cavalli Sforza, IX Volume, Musica, Spettacolo, fotografia, design, a cura di U. Volli, Utet, Torino, 2009, ISBN 978-88-02-08132-8, pp.410-429.

“Migrazioni I. Europa-Hollywood-Europa” (pp. 512-519), “I caratteri del cinema classico” (pp. 520-527), “Melodrammi e commedie: Visconti” (pp. 535-541), “Corpi e paesaggi” (542-549), “L’identità delle nazioni: Heimat” (pp. 593-599), in Umberto Eco, a cura di, L’età moderna e contemporanea. 16. Il Novecento – Il secolo breve. Comunicazione, La Biblioteca di Repubblica – L’espresso, Roma, 2012, ISBN: 9771128608263.

“Cinefilia”, in G. Carluccio, L. Malavasi, F. Villa, a cura di, Il cinema. Percorsi storici e questioni teoriche, Carocci, Roma 2015, ISBN 978-88-430-7829-5, pp. 347-354

 

 

 

SAGGI SU RIVISTE SCIENTIFICHE

 

Aut Aut

“Strategie del falso nell’epoca del post-cinema”, in numero monografico, D. Cantone, a cura di, La potenza del falso, n. 359, luglio-settembre 2013, ISBN 978-884281933-2, pp. 151-161

L’Avventura

1992. Epica della storia giudiziaria tra sistemi di produzione e forme narrative”, n. 2, 2015, ISSN 2421-6496  pp. 265-274

“Il latin lover come nostalgia: Latin Lover di Cristina Comencini e la commemorazione del grande cinema italiano”, in numero speciale, Latin Lover, 2018, ISSN 2421-6496, pp. 97-104

 

Bianco&Nero

“Sergio Tofano: il comico ben temperato”, in numero monografico, A. Faccioli, F. Pitassio, a cura di, Sergio Tofano. Il cinema a merenda, Anno LXVI, n. 2, fascicolo n. 552, maggio-agosto 2005, pp. 61-65 FASCIA A

“Le bestie umane. Quando la commedia diventa scorretta”, n. 575, gennaio-aprile 2013, pp. 58-67 FASCIA A

 

Cinegrafie

“Forme della modernità hollywoodiana. John Frankenheimer e la Golden Age Television”, n. 16, 2003, pp. 207-213

Comunicazioni sociali

“L’universo intertestuale. Intorno alla parodia e ai generi cinematografici anni Sessanta”, a. XXIV, n.s., n. 2, maggio-agosto 2002, pp. 218-222 FASCIA A

“Il film di famiglia come progetto estetico del cinema italiano contemporaneo”, a. XXVII, n.s., n. 3, Settembre-Dicembre 2005 (Il metodo e la passione – Cinema amatoriale e film di famiglia in Italia, a cura di Luisella Farinotti e Elena Mosconi), pp. 569-575 FASCIA A

“Criticizing the Series. Television Criticism as a Genre Between Cinephilia and Fan Culture”, (con Sara Martin), n. 2, May- Auguts 2015, pp. 183-190 (monografico: Tv Genres in the Age of Abundance), ISSN: 0392-8667 FASCIA A

Fata Morgana

“Azione e trasformazione nel cinema americano contemporaneo”, n. 23, maggio-agosto 2014, pp. 123-129 FASCIA A

Fotogenia

“Bibliografia”, in Alberto Boschi, Giacomo Manzoli, a cura di, Oltre l’autore II, Fotogenia, n.3, 1996, pp.101-105

“Pinocchio comico muto”, (con Giacomo Manzoli), in Michele Canosa, Antonio Costa, a cura di, A nuova luce/ Cinema muto italiano, Fotogenia, nn.4/5, 1997/1998, pp.211-222

La Valle dell’Eden

“1912-2019. Era delle catastrofi. La visibilità della tecnologia tra Blade Runner e Titanic”, n.4, febbraio-aprile 2000, pp.155-162

“’You Americans!’, ‘You Americans what?’. 24 e il crollo di tutte le certezze”, Dossier Americana. Cinema e televisione negli Stati Uniti dopo l’11 settembre, n.s. anno IX, n. 18, gennaio-giugno 2007, pp. 102-109 FASCIA A

“Imitazioni del falso. Il mito della replica e il tramonto del doppio nell’era del virtuale”, Dossier Falso-illusione, a cura di Paolo Bertetto e Guglielmo Pescatore, n.s. anno XI-XII, nn. 23-24, luglio 2009-giugno 2010, pp. 90-96 FASCIA A

“Parodie di Marilyn. La provincializzazione del mito Monroe tra cinema e televisione in Italia”, Dossier Miti d’oggi. L’immagine di Marilyn, a cura di Giulia Carluccio e Mariapaola Pierini, nn. 28-29, 2014-2015, pp. 151-155 FASCIA A

Quaderni del CSCI (Rivista annuale di cinema italiano) ISSN 1885-1970

“Le fiction sulla mafia”, n. 5, 2009, pp. 55-59

“L’immigrato nella commedia del XXI secolo”, n. 8, 2012, pp. 114-117

Zone Moda Journal

“”Il dolce far niente al cinema tra Fellini e Sorrentino: La dolce vita e La grande bellezza. L’ozio come rappresentazione dell’identità nazionale”, in AA.VV. , ZoneModa Journal 4. Fashion and Well-Being, Pendragon, Bologna, 2014, pp. 61-66 ISBN: 978-88-6598-605-9”, n. 4 (2014), pp. 61-66