Visioni Riflessioni Passioni

LA SEQUENZA DEI GRAFFITI IN “BRIAN DI NAZARETH”

Comincia oggi una nuova rubrica (o categoria, più correttamente) del mio blog, ovvero l’analisi di singole sequenze di film (vecchi e nuovi, importanti o minori, di ogni parte del mondo)

Tornando alla “Cosa”

Cominciamo dal titolo di questo saggio (che riprendo da una vecchia pubblicazione oggi praticamente scomparsa, La superficie e l’abisso. Percorsi culturali politici nel cinema americano degli anni Ottanta, a cura

IL MOMENTO IRRAPPRESENTABILE IN “CONTAGION”

Nuova puntata dei recuperi di articoli del passato (questo pezzo proviene dal mensile “Duellanti”, oggi cessato): rileggendo le righe interpretative sulle metafore del virus e sull’irrappresentabilità del contagio, ho considerato

ESTETICA DELL’ASSENZA

Ovviamente viviamo un periodo pessimo. Inutile negarlo. Cinema chiusi, produzione bloccata, intere professioni congelate e in crisi (dai doppiatori agli uffici stampa), festival rimandati, mondo dell’audiovisivo in panne. Certo, qualche

un divano e una risata: la sitcom

Non mi viene in mente un genere televisivo più indicato della sitcom per gli spettatori che cercano nell’evasione narrativa un antidoto alla quarantena e alle preoccupazioni per la crisi sanitaria